Nessuna responsabilità per la ditta costruttrice.
È stata condannata una donna originaria dell’Ucraina di 69 anni, per la morte un’anziana di Gemona, Maria Skulj, avvenuta nell’ottobre del 2014. Lo ha riportato il Messaggero Veneto, che ha ricordato il tragico fatto: la signora, di 87 anni, si trovava seduta sulla carrozzina elettrica, quando è caduta giù dalle scale.
Secondo la ricostruzione della pm Letizia Puppa, a causare ciò sarebbe stata involontariamente la badante, azionando un pulsante sbagliato.
In sede di giudizio, inizialmente, gli imputati erano lei e la ditta costruttrice del montascale mobile, con sede a Milano, accusata quest’ultima dalla Procura di Udine di omicidio colposo.
Il giudice monocratico, però, ha invece deciso per l’insussistenza del fatto, seppur con la formula del dubbio. La posizione dell’azienda era che nessuno, prima di allora, aveva contestato la funzionalità del macchinario e che la morte non poteva essere imputabile a un suo errore.
A rispondere della tragedia, quindi, è rimasta solo l’ex badante, già condannata due anni fa in rito abbreviato a 12 mesi di reclusione, con concessione della sospensione condizionale della pena e della non menzione.
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