La ripartenza della scuola in Fvg.
Con settembre alle porte si avvicina anche l’inizio dell’anno scolastico e il Friuli Venezia Giulia non si fa trovare impreparato. Anche se sarà necessario attendere le decisioni di governo, in Regione si sta già preparando il piano scuola per poter assicurare la presenza in aula di tutti gli studenti e con un solo turno.
Tamponi salivari e tamponi a campione in classe sono già in programma, ma la vera novità sarà l’aggiunta di circa quaranta autobus privati per garantire lo spostamento in sicurezza degli studenti. In questo modo, alle 120 unità del Trasporto Pubblico Locale, Tpl, che saranno occupate all’80%, si aggiungeranno: a Gorizia cinque mezzi privati, a Trieste due o tre, Udine tra i venticinque e i trenta e aggiungendone due verso Cividale. Pordenone è autosufficiente. Infatti l’Atal, società che gestisce i trasporti nel territorio, può utilizzare anche i mezzi riservati alla sezione turismo. “Siamo pronti ad ampliare il numero delle corriere per il trasporto verso le scuole non solo per rispettare la capienza a bordo dell’80 per cento attualmente prevista dal Dpcm ma anche per fronteggiare un’eventuale riduzione di capienza legata a un ipotetico aumento dei contagi”, ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti, intervenendo al tavolo sicurezza per la ripartenza della scuola.
“L’aspetto fondamentale – ha rilevato Pizzimenti – è che i ragazzi possano arrivare a scuola in sicurezza e in un turno unico. Va precisato che la Regione può aumentare il numero delle corriere che trasportano gli allievi dai paesi agli istituti scolastici e non il numero degli autobus urbani. Certamente le risorse regionali investite per l’aerazione dei mezzi pubblici dà più tranquillità alle famiglie. Ora attendiamo i parametri finali di presenza a scuola, con la conferma del 100 per cento, e di capienza nei mezzi, in modo da poter calibrare le azioni per tempo, anche con piani alternativi, e non quattro giorni prima dell’inizio delle lezioni, come avvenne l’anno scorso”.
Il ritorno a scuola.
L’obiettivo del piano scuola del Fvg è di evitare il più possibile la scuola a distanza. Per gli studenti e per gli insegnati è stato un anno scolastico particolarmente difficile. Adesso, però, la scuola non è più considerata un centro di alto rischio, anche se il contagio può circolare in modo più veloce. Questo grazie al fatto che la campagna vaccinale sta proseguendo e l’85% del personale scolastico nella regione è stato vaccinato. “Ci stiamo attivando con i dipartimenti di Prevenzione per mettere in campo mille test salivari al giorno in alcune scuole “sentinella” del Friuli Venezia Giulia”, ha annunciato il vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile Riccardo Riccardi nel corso del tavolo sicurezza sulla ripartenza della scuola convocato dall’Ufficio scolastico regionale su richiesta delle organizzazioni sindacali.
I vaccini da 12 anni.
“Si tratta – secondo Riccardi – di un’utile misura preventiva che vedrà il coinvolgimento della Protezione civile per le operazioni di trasferimento dei campioni”. Inoltre “la stessa Protezione civile – ha fatto sapere il vicegovernatore – potrà essere utilizzata per contribuire a evitare assembramenti nelle fasi di afflusso e deflusso precedenti e successive alle lezioni”. Insieme a Riccardi hanno preso parte al tavolo gli assessori regionali all’Istruzione Alessia Rosolen e alle Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti.
Compiendo una panoramica sui dati della campagna vaccinale, il vicegovernatore ha “ringraziato il sistema scolastico del Friuli Venezia Giulia, che ha dato una lezione al Paese, se si pensa che ben 26mila persone del comparto, pari alla quasi totalità, si è vaccinata”. Secondo Riccardi, “molto resta da fare invece per quanto riguarda le fasce di età scolare, in quanto nella popolazione regionale di età compresa tra i 12 e il 19 anni
l’adesione alla campagna vaccinale è finora pari al 47,2 per cento, di 5/6 punti inferiori rispetto alla media nazionale”.
Riccardi ha evidenziato, infine, una serie di numeri globali che mostra la valenza dei vaccini. “Da gennaio a luglio abbiamo vaccinato in Friuli Venezia Giulia 553mila persone di cui si sono ripositivizzate solo 557, pari allo 0,1 per cento. Di questi, gli ospedalizzati sono 39, pari allo 0,007 per cento. Un dato questo – ha concluso il vicegovernatore – che dice molto sull’importanza di vaccinarsi e che aiuta a dissipare molte perplessità”.