Gli effetti del maltempo in Fvg.
Il maltempo che ha flagellato il Nord Italia non ha risparmiato il Friuli Venezia Giulia che vede 43 Comuni seriamente colpiti, soprattutto nell’Isontino e nella Pedemontana. A Pontebba, record di precipitazioni.
Frane, smottamenti, allagamenti e fiumi in piena, un po’ ovunque in Regione, ma “l’episodio è stato comunque abbastanza contenuto – riferisce Amedeo Aristei, direttore della Protezione civile regionale -, molto limitato rispetto all’emergenza del 5/6 giugno per cui era stato chiesto lo stato di emergenza”.
Aristei ricorda, tra gli eventi di rilievo, l’interruzione della fornitura di energia elettrica per 7.500 utenze del territorio regionale, con l’esclusione del Tarvisiano e della Carnia, danni alla viabilità comunale per colata di detriti, la mancata fornitura d’acqua nella Val D’Arzino per 15.000 utenze. L’intervento di rispristino è previsto per giovedì prossimo. L’ultimo evento significativo ricordato si è registrato in Carnia, nel comune di Arta Terme, dove è stata evacuata una famiglia per la caduta di un albero sull’edificio adibito ad abitazione.
L’acqua ha provocato a Paularo, sempre in Carnia, la caduta di parte del muro che recinta i terreni circostanti l’antico Palazzo Calice Valesio. Il materiale si è poi riversato sulla storica scalinata che dalla strada principale porta all’edificio.
Il maltempo verificatosi in questi giorni non è un episodio isolato e, come riferisce Sergio Nordio, dell’Arpa Fvg, “è diretta conseguenza dei cambiamenti climatici planetari”. “Episodi di questo tipo – prosegue Nordio – sono fuori scala dal punto di vista statistico: la quantità di pioggia caduta è pari a 400 millimetri, che è equivalente a 400 litri di acqua su un metro quadrato di superficie”. Si tratta di un volume ingente rispetto a quello che è caduto in Veneto e Trentino Alto Adige.
Nordio ritiene tuttavia difficile prevedere se simili episodi accadranno più spesso, “anche se si registra un aumento della frequenza di piogge intense e colpi di vento”.