Al via l’obbligo per il certificato verde.
Il Green Pass è il documento al centro dell’attenzione del momento. Ma pro o contro che ci si schieri, come si sa, da venerdì 6 agosto sarà obbligatorio esibire il certificato verde per partecipare o svolgere molte attività anche in Friuli Venezia Giulia. Una scelta fatta dal Ministero della Salute che ha da poco rilasciato l’app VerificaC19 per la validazione del Green Pass da parte dei gestori o i delegati al controllo.
Ma cosa si può fare dal 6 agosto? Come ci si sposta sul territorio nazionale e verso l’estero?
Dove va esibito il Green Pass.
Chiariamo di seguito i posti dove sarà obbligatorio avere il certificato verde a portata di mano, sia cartaceo che digitale, per le dovute verifiche. Sarà necessario avere il Green Pass se ci si vuole sedere al chiuso nei ristoranti, nei pub o nei bar, fatta eccezione nel caso di consumazione al banco. Obbligo anche per spettacoli, eventi e competizioni sportive aperte al pubblico, nei musei e in tutte quelle strutture di cultura che ospitano anche musei. Servirà per l’accesso alle piscine, alle palestre, nei centri benessere e in generale in tutte quelle strutture che offrono attività al chiuso.
Prevista libera entrata solo con validazione della app VerificaC19 anche per chi vuole partecipare a sagre, fiere, convegni e congressi. Inclusi nella lista dei locali pure i centri termali, i parchi tematici e di divertimento, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. Per i centri culturali, sociali e ricreativi, il Green Pass sarà richiesto solo nel caso di attività al chiuso. Non è obbligatorio nei centri educativi per l’infanzia, dove si svolgono i centri estivi.
Nel caso di eventi all’aperto, come spettacoli o musica dal vivo, l’accesso sarà possibile solo con il Green Pass e occupando i posti già preassegnati. Come in tutti i luoghi o spazi nei quali si svolgono attività all’aperto bisogna rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro, cercare di evitare assembramenti e, nel caso in cui fosse impossibile mantenere le distanze, come ad un concerto, indossare la mascherina.
Come ci si sposta in Italia e all’estero.
Per chi si muove all’interno del territorio nazionale, ad ora, non ci sono particolari limitazioni: eventuali obblighi saranno espressi dai singoli governatori e sindaci. Se alcune regioni dovessero diventare arancioni o rosse, sarà necessario il Green Pass. Non è stato espresso alcun obbligo di certificato verde per utilizzare i mezzi pubblici. Quindi, per adesso, per chi sfrutta treni, arei e traghetti non serve esibire il Green Pass. Restano però le limitazioni in merito alla capienza: sui treni che effettuano lunghi tragitti si può occupare fino all’80% dello spazio, viaggiando sempre con la mascherina.
Regole diverse per coloro che scelgono di andare all’estero. Il Green Pass è obbligatorio anche per evitare la quarantena e i test molecolari. Sarà necessario la compilazione del “Passenger Locator Form”, Plf, il documento che permetterà di localizzare i turisti nel caso di contatto con una persona positiva. Entra in merito alla gestione degli spostamenti verso l’estero anche la Farnesina. L’ente raccomanda un’assicurazione per eventuali costi medici, ad esempio la necessità di prolungare il soggiorno per effettuare una quarantena oppure in caso di rimpatrio.
Le sanzioni per i gestori.
Sanzioni pecuniarie molto elevate per chi non segue le regole in vigore dal 6 agosto. Per il gestore che all’interno dei locali permette l’accesso a persone senza Green Pass è prevista la chiusura dell’attività fino a dieci giorni e una multa fino a 1.000 euro. Anche il cliente disobbediente sarà costretto a pagare la stessa cifra.