Lo studio dell’Anac sulla spesa delle regioni italiane.
Durante la pandemia da Covid-19, il Friuli Venezia Giulia ha speso circa 69 milioni di euro per i servizi sanitari. Uno dei dati più bassi tra le regioni italiane.
E’ quanto riporta uno studio dell’Anac – Autorità anticorruzione – pubblicato ad agosto. L’indagine esamina le spese che il governo centrale e le regioni hanno affrontato tra marzo e aprile per far fronte all’epidemia. In totale si parla di 5,8 miliardi di euro, di cui due terzi in mascherine e altri dispositivi di protezione individuale. Il 10% riguarda invece tamponi e ventilatori.
In Fvg gli acquisti sono avvenuti principalmente in modo centralizzato: sui 69,2 milioni spesi, ben 40,8 sono stati spesi con accordi quadro, aggregando la domanda. Con tale dato, il Friuli si trova ai primi posti in Italia per centralizzazione della domanda. La percentuale sulla spesa complessiva è, infatti, del 57,2%, al settimo posto in Italia, dopo Liguria, Toscana e Veneto con percentuali addirittura superiori al 70% e 90%. Qui sono state usate le centrali di committenza, per rendere più trasparenti le procedure e ridurne i costi.
Le pratiche di acquisto aperte in Fvg sono 1.433, mentre, si differenzia anche la spesa in base al prodotto acquistato. In Friuli, per le mascherine sono stati spesi 19,8 milioni di euro (lo 0,6% del totale), per i tamponi 7 milioni (4%), per i ventilatori 5 milioni (1,2%), per gli igienizzanti 366mila euro circa, con una spesa pro capite per cittadino di 57,13 euro.