L’incontro ha fatto il punto sul percorso di promozione e tutela del friulano.
Si è svolto a Udine, nella sede della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, un importante incontro tra l’Agenzia regionale per la lingua friulana (ARLeF) e il Comitato consultivo indipendente sulla Convenzione quadro del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze nazionali. La visita della delegazione rientra nel percorso di valutazione del 6° Rapporto di Stato sull’attuazione della Convenzione, ratificata dall’Italia nel 1997 e che vede tutelate tutte e tre le lingue minoritarie della Regione: friulano, sloveno e tedesco.
I membri della delegazione – Ingeborg Birnie – Havenga (Paesi Bassi), Erzsébet Sándor – Szalay (Ungheria) e Detlev Rein (Germania), accompagnati da Maxime Huot del Segretariato del Consiglio d’Europa – hanno ascoltato con attenzione una relazione approfondita sulle principali azioni intraprese a tutela della lingua friulana nell’ultimo quinquennio.
L’impegno per la promozione e la tutela del friulano.
Durante l’incontro, sono stati affrontati numerosi aspetti legati alla promozione e protezione dei diritti linguistici, con particolare riferimento all’impiego del friulano nella pubblica amministrazione, nell’istruzione e nei media. È stata illustrata la storia e l’evoluzione della lingua friulana, dalle origini fino al suo riconoscimento ufficiale.
La delegazione ha posto diverse domande sull’organizzazione dell’insegnamento del friulano nei vari gradi scolastici, sull’adesione degli studenti, sui materiali didattici disponibili e sulla formazione degli insegnanti. Altri temi discussi hanno riguardato i finanziamenti destinati alla lingua friulana, l’uso del friulano nei rapporti con le forze dell’ordine e nella sanità, nonché la presenza del friulano nei social media, nella stampa e nell’ambito lavorativo.
Si è parlato anche delle difficoltà legate alla mancata approvazione del messale in lingua friulana. Tra gli spunti più innovativi emersi, l’attenzione si è concentrata sullo sviluppo di nuove tecnologie in friulano e sull’impegno di alcune aziende private nell’uso della lingua nelle proprie attività. Il Comitato ha espresso interesse per i temi emersi, riservandosi di approfondire ulteriormente gli argomenti trattati.
L’incontro rappresenta un momento fondamentale di confronto e monitoraggio sullo stato delle politiche linguistiche nel Friuli Venezia Giulia, confermando l’impegno congiunto per la valorizzazione delle minoranze e della ricchezza culturale europea.