Turismo storico: in Friuli si punta a valorizzare l’eredità della Guerra Fredda.
Il Friuli Venezia Giulia vanta un patrimonio storico unico, segnato dalle grandi vicende del “secolo breve”, che include bunker, fortificazioni della Guerra Fredda e insediamenti della Grande Guerra e del secondo conflitto mondiale. Fino ad oggi, sono state soprattutto le associazioni private a prendersi cura di questa eredità, ma è arrivato il momento di avviare un progetto istituzionale che metta in rete le oltre 1300 strutture presenti sul territorio per preservare e promuovere questa memoria storica.
Questo il messaggio lanciato oggi a Udine da Tommaso Piffer, direttore scientifico di Friuli Storia, durante la prima edizione degli Stati Generali del Turismo Storico della Guerra Fredda. L’iniziativa, organizzata dall’Università di Udine insieme a Friuli Storia, ha l’obiettivo di tracciare un censimento delle strutture storiche legate al Novecento e di sviluppare una rete capace di valorizzare questo patrimonio, con strategie che puntino a promuovere il turismo culturale.
Nella Sala Eventi della Fondazione Friuli, l’incontro si è aperto con i saluti istituzionali di Luciano Nonis, direttore della Fondazione, e Andrea Cafarelli, prorettore vicario dell’Università di Udine, che ha evidenziato l’importanza di preservare la memoria storica del Friuli Venezia Giulia. Federico Pirone, assessore alla Cultura del Comune di Udine, ha sottolineato l’urgenza di trasformare le vestigia della Guerra Fredda da simbolo di divisione a risorsa culturale e sociale. Alessio Casci, direttore dell’Agenzia del Demanio della Regione, ha anticipato il sostegno dell’ente per le future azioni di valorizzazione del patrimonio storico.
Dagli Stati Generali è emersa la necessità di un piano di sviluppo complessivo per il turismo storico in Friuli Venezia Giulia, con un focus particolare sulle strutture legate alla Guerra Fredda. Nicola Revelant, di PromoturismoFVG, ha illustrato la rilevanza di raccontare e valorizzare questi luoghi, annunciando la creazione di un sito internet dedicato alla memoria del Novecento, in collaborazione con le Università di Udine e Trieste e l’Assessorato alla Cultura regionale. Il portale seguirà l’esempio del progetto “Viaggiatori nel Tempo”, che ha già acceso i riflettori sull’importanza storica del territorio friulano.
Infine, Piffer ha annunciato il terzo Forum internazionale di Friuli Storia, previsto per marzo 2025 a Gorizia, nel contesto di Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura. Il Forum, realizzato con il Centro Studi di Harvard, sarà dedicato al tema “Città divise e città contese nella Guerra Fredda”, e rappresenterà un momento cruciale per riflettere sul ruolo storico e culturale del Friuli Venezia Giulia nel panorama internazionale.