A tre anni dalla scomparsa di Attilio Maseri, il 3 settembre, alle 17, nella cappella di Villa Florio Maseri a Persereano (Pavia di Udine), si terrà una messa in suffragio del professore, officiata dall’arcivescovo di Udine, monsignor Riccardo Lamba. Sarà un momento di riflessione sull’importante figura del cardiologo friulano di fama internazionale – assistette anche Papa Wojtyla e la regina Elisabetta II – e grande benefattore.
La celebrazione avviene in un anno importante per la sua eredità. Con la presentazione, nel maggio scorso, della Fondazione Attilio Maseri costituita dall’Università di Udine, il lascito del professore ha infatti acquisito un nuovo significato.
«Grazie alla lungimiranza del professor Maseri – afferma il rettore Roberto Pinton –, e seguendo le sue puntuali indicazioni, abbiamo voluto valorizzare il suo generoso lascito a favore dell’Ateneo costituendo la Fondazione che porta il suo nome. Un progetto unico nel suo genere che, grazie anche alle sinergie con il territorio, genererà risorse e svilupperà progetti a favore di attività di studio, ricerca e formazione di giovani studenti e ricercatori».
«L’eredità morale, spirituale e patrimoniale dell’uomo e dello scienziato Maseri – sottolinea la presidente della Fondazione, Cristiana Compagno, docente di Management e già rettrice dell’Ateneo friulano – si trasforma in nuove positive progettualità per le giovani generazioni. Nel solco delle volontà testamentarie del luminare friulano la Fondazione ha infatti l’obiettivo di valorizzare i migliori giovani talenti dell’Università di Udine».
Un progetto sfidante e ambizioso che si avvale del contributo di un Comitato scientifico multidisciplinare di alto livello, costituito da studiosi riconosciuti in ambito internazionale presieduto da Michele Morgante, nonché da un Comitato dei sostenitori guidato da Antonio Zanardi Landi, ambasciatore dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede.
In questi primi mesi la Fondazione è impegnata a predisporre tutte le azioni necessarie per valorizzare il complesso e articolato patrimonio ereditato dal professore. «Ci troviamo a gestire un’eterogeneità di asset diversi che – spiega Compagno –, abbiamo non il compito, ma il dovere di valorizzare quanto prima a beneficio delle azioni che progetteremo e nel rispetto delle volontà di Attilio Maseri”. In questo senso, fra i primi concreti risultati vi è la costituita la Società agricola Contessa Florio s.r.l., partecipata al 100 per cento dalla Fondazione che ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio terriero del professore.
Sfide importanti attendono la Fondazione nei prossimi mesi. In particolare, evidenzia la presidente Compagno, «stiamo predisponendo un progetto per dotare Villa Florio Maseri di infrastrutture tecnologiche, digitali e multimediali di ultima generazione per destinare alcuni spazi della Villa alle attività di alta formazione promosse dalla nostra comunità accademica. Quel luogo che fu per Attilio Maseri ricco di significati e di storia potrà così diventare un luogo dove passato, presente e futuro si potranno incontrare nel segno delle migliori eccellenze del nostro Ateneo e del nostro territorio».
Attilio Maseri, nel corso della sua vita, sottolinea l’ambasciatore Antonio Zanardi Landi, «di studioso, di professionista affermatissimo, di uomo di grandi contatti ai livelli più alti, ha motivato e attirato intorno a sè giovani con grandi potenzialità. Con i suoi munifici contributi alla ricerca e all’università credo che Attilio abbia voluto che le cose, la terra e le case che ha amato continuassero ad esercitare un richiamo forte e a fare in modo che la nostra regione sviluppasse un’attrattiva spiccata per i giovani nel mondo della cardiologia e dell’università. Attilio – conclude Zanardi Landi – ha seminato e ha voluto “passare il testimone” a modo suo, nella maniera più generosa, brillante ed efficace».
Il professor Maseri, scomparso a 85 anni il 3 settembre 2021, aveva nominato eredi universali del suo patrimonio per metà l’Università di Udine e per l’altro cinquanta per cento le cardiologie delle aziende sanitarie universitarie del Friuli centrale e Giuliano Isontina. Già nel 2018 Maseri aveva donato all’Ateneo il prestigioso Palazzo Antonini, ora sede del rettorato e, in precedenza, della Banca d’Italia. Nel 2013 aveva ceduto all’Università anche la Biblioteca Florio, riconosciuta di interesse regionale.