Potenziato il trasporto pubblico in montagna.
Trasporto pubblico potenziato in montagna: sono stati consegnati i primi 5 pulmini che la Magnifica Comunità montana delle Dolomiti friulane, Cavallo e Cansiglio ha acquistato a favore di altrettanti municipi consorziati.
I mezzi di nuova generazione verranno ora affidati ai Comuni di Claut, Cimolais, Erto e Casso, Frisanco e Tramonti di Sopra: saranno messi a disposizione di scuole, anziani e associazioni, senza dimenticare l’aspetto della promozione locale. Il prelievo dei veicoli è avvenuto a San Fior, in provincia di Treviso, nella sede della Sarlo Group.
La ditta ha provveduto ad allestire i minivan commissionati dalla Cm per una spesa complessiva di circa 200 mila euro. I fondi sono stati individuati grazie alla Regione all’interno della Legge di stabilità. L’obiettivo è ovviamente quello di incrementare la qualità di vita nei territori più decentrati e quindi soggetti a fenomeni di spopolamento.
I fruitori principali dei pulmini saranno infatti i tanti anziani non automuniti che vivono in montagna. Poi ci sono i bambini che spesso devono recarsi in orario lavorativo ad attività extra didattiche e sportive che si tengono fuori sede. Anche i sodalizi che operano sul territorio per la tutela della cultura e la valorizzazione turistica potranno godere dei nuovi veicoli comunali.
Ma non è finita qui, come ha ricordato il presidente della Magnifica e sindaco di Caneva, Dino Salatin. A breve saranno acquistati altri 3 van, questa volta organizzati per il trasporto di persone con disabilità: le amministrazioni di Barcis, Meduno e Tramonti di Sotto hanno già fatto richiesta di ospitarli nei rispettivi parchi macchine.
“I tempi cambiano e le esigenze della popolazione mutano rapidamente, anche sul fronte degli spostamenti per le quotidiane necessità di scuola, salute e svago – ha spiegato al proposito Salatin -. Vogliamo essere concretamente vicini alle famiglie. Da tempo si lamentano tagli al trasporto pubblico da e per le realtà alpine. Ecco quindi una soluzione a basso costo e multiforme che può agevolare tutti, dall’ente locale al volontariato. In questo modo salvaguardiamo le risorse pubbliche e offriamo un servizio di mobilità flessibile che diversamente sarebbe rimasto inattuato”.
Il progetto parte da un dato di fatto che conferma come le spese a carico di chi abiti nelle Terre alte siano decisamente superiori rispetto ai paesi di pianura. Uno degli oneri maggiori riguarda proprio la mobilità.