Un percorso alternativo alla Pontebbana per evitare il sovraccarico del traffico, soprattutto nel caso di incidenti.
In Friuli si pensa ad una nuova tangenziale alternativa alla Pontebbana. Questa mattina l’incontro convocato nella Prefettura di Pordenone – con l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante, alla presenza anche di Fvg Strade, Edr Pordenone e dei sindaci dei Comuni interessati al passaggio della statale 13 – per affrontare il tema della messa in sicurezza della Pontebbana e della ricerca delle possibili soluzioni viarie alternative al fine di ridurre i disagi derivanti dal sovraccarico di traffico pesante.
“L’Amministrazione regionale è pronta, in accordo con Autovie Venete, Fvg Strade e Edr di Pordenone, per trovare una soluzione urgente al problema del sovraccarico di traffico lungo la statale 13 Pontebbana, in particolare nei casi di incidentalità o blocchi dell’Autostrada A4 che prevedono le deviazioni di traffico sulla Pontebbana con le conseguenti problematiche di intasamento soprattutto sul tratto dalla rotonda di Pian di Pan a Fiume Vento fino a Casarsa“, ha spiegato l’assessore Amirante.
Le possibili alternative.
Rispetto alle possibili alternative l’assessore Amirante ha portato al tavolo una proposta che è stata condivisa. “Sarà individuato – ha spiegato l’esponente della Giunta regionale – un tracciato alternativo alla Pontebbana, condiviso con i territori, che preveda l’utilizzo in via sperimentale della circonvallazione di San Vito al Tagliamento, soltanto in via provvisoria ed emergenziale, nei casi in cui da parte di Autovie Venete scattino i blocchi in autostrada a causa di incidenti e le conseguenti deviazioni. La tangenziale di San Vito potrebbe essere utilizzata sia per il traffico proveniente da Conegliano sulla A28, sia per il traffico proveniente dalla Napoleonica, cioè da Codroipo sulla statale 13. In questo modo si sgraverebbe la stessa statale 13, soprattutto sul nodo di Casarsa causato anche dagli impianti semaforici”.
La soluzione individuata prevede anche un secondo passaggio. “Saranno attivati da subito – ha evidenziato Amirante – i monitoraggi relativi ai carichi del traffico per capire quali conseguenze potrebbero verificarsi sulla circonvallazione di San Vito e sulla viabilità dell’area industriale del Ponte Rosso, fermo restando l’indicazione che i mezzi dovranno essere indirizzati solo verso l’uscita autostradale di Villotta di Chions senza interessare altre viabilità di tipo locale”.
Una soluzione sperimentale e provvisoria.
Una soluzione, come ha ribadito l’assessore regionale, che sarà adottata in maniera sperimentale e provvisoria. “In attesa – ha sottolineato Amirante – delle due opere infrastrutturali che risolveranno in maniera strutturale il problema del sovraccarico della statale 13. La bretella di Barbeano, già finanziata, che, evitando il traffico all’interno del centro abitato di Spilimbergo, renderà preferibile, in alternativa alla Pontebbana, il tracciato che da nord porterà sia verso Udine che verso l’Austria. E la realizzazione del nuovo Ponte sul Meduna che comporterà una maggiore fluidificazione della circolazione sulla Pontebbana, in particolare per i Comuni di Pordenone, Cordenons, Fiume Veneto e Zoppola”.
“Nell’ottica poi – ha aggiunto infine l’assessore – di sviluppare due infrastrutture strategiche di lungo respiro. La Gronda nord di Pordenone e la Cimpello-Sequals Gemona, quest’ultima in fase di studio e che a breve dovrà essere condivisa con i territori per individuare i tracciati migliori per sostenere e sviluppare il territorio regionale”.