I pitbull Eros e Kasia erano stati picchiati, torturati, perfino sepolti vivi: sono rinati in Friuli grazie a Animal Pride Defending Fvg.
Spaventati, maltrattati, torturati nella maniera più becera da esseri che di umano non posseggono nulla: Eros e Kasia, due cagnolini di un anno e mezzo razza pitbull (essendo sprovvisti di pedigree nella nostra regione vengono identificati come TTB, ovvero terrier tipo bull), nati a Bagheria, in Sicilia, sono arrivati in Friuli Venezia Giulia da un anno e qualche mese, grazie all’ associazione Animal Pride Defending Fvg presieduta da Patrizia Munarin e, dopo un percorso appropriato di inserimento, sono stati adottati da una giovane coppia che ha fortemente voluto dare nuova luce alle vite in apparenza già predestinate dei due poveri animali.
Elisabetta Gabas, 34 anni residente a San Canzian d’Isonzo e il compagno Simone Murer, 27, residente a Chiopris Viscone, sono infatti stati in grado non solo di accogliere, ma anche di attorniare di puro amore i due nuovi inquilini. “Quando sono arrivati da noi, erano spaventati a morte, addirittura non uscivano nemmeno per fare la pipì”, esordisce Elisabetta, che è diventata a tutti gli effetti la proprietaria di Kasia, soprannominata ‘Dea’ ad honorem. Eros, invece, è il compagno di vita di Simone.
“Sepolto vivo da una baby gang”.
“Durante i primi mesi di vita, Eros è stato addirittura sepolto vivo dopo una serie di torture, da una baby gang del posto in cui si trovava – racconta Elisabetta- dopodiché, grazie alla segnalazione di un passante, sono state allertate le forze dell’ordine, che hanno tolto i cani dalla strada e hanno fatto in modo, dopo una serie di vicissitudini andate a buon fine, che arrivassero qui da noi “.
La famiglia di Elisabetta è ora composta da cinque vite, cinque cuori pulsanti, in grado di dare quell’ amore incondizionato che solo un animale riesce a trasmettere. Oltre a Elisabetta e Kasia, ci sono anche la figlia Nathalie, di dodici anni, della quale Kasia è diventata migliore amica, e anche due gatti, che vanno d’accordissimo con la nuova arrivata.
“Kasia è una forza della natura, ha un carattere dominante, a differenza di Eros, molto più malleabile, è parecchio protettiva sia nei miei confronti che nei confronti di mia figlia, è un po’ testarda, ma io le devo la vita – spiega Elisabetta – una notte, infatti, ebbi un’ apnea notturna, stavo sognando di affogare, e, mentre mia figlia era entrata nel panico più totale, Kasia ha continuato a scuotermi con le zampe, fino a che non mi sono svegliata e ho ripreso coscienza”. Come spesso accade a chi adotta un animale, ci si salva la vita vicendevolmente.
