Aumenta il prezzo della benzina.
Dopo un periodo “tranquillo”, da alcune settimane il prezzo di benzina e diesel è tornato a salire, arrivando a sfondare i 2 euro al litro alla pompa. Secondo l’analisi dell’Osservatorio del Movimento Difesa del Cittadino Fvg “MDC FVG” in sole 6 settimane il prezzo medio della verde è rincarato del +5,3%; quello del diesel del +6,3%.
Il prezzo della benzina in modalità self service è cresciuto ancora attestandosi a 1,864 euro al litro, il gasolio a 1,832 euro al litro (un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto a inizio anno, mentre per il diesel si spendono 5,5 euro in più).
In Friuli Venezia Giulia, stando alle informazioni sul sito della Regione aggiornate a ieri, 20 febbraio, la media dei 10 prezzi più alti per la benzina è sopra i due euro, ossia 2,218 euro al litro con punte massime tra i 2,348 e i 2,80 (ma su A4 e A28) e di 2,259 su strade ordinarie. La media dei 10 prezzi più bassi, invece, si attesta su 1,799 con prezzi che vanno da 1,750 (a Codroipo) e 1,809. Per il diesel, la media dei più alti è invece pari a 2,103 euro al litro (con punte di 2,139 su strada ordinaria) mentre quella dei più bassi è 1,789 (tra 1,774 a San Quirino e 1,795 a Prata).
Secondo l’associazione Mdc Fvg, al di là dei casi limite dove i listini superano i 2,5 euro al litro, ci si deve attendere i conseguenti effetti diretti sui prezzi dei prodotti trasportati – che rappresentano l’88% della merce venduta in Italia – con un incidenza fino allo 0,6% sui listini finali dei beni venduti sugli scaffali di negozi e supermercati con un ulteriore aggravio di spesa per le famiglie.
Secondo il presidente, Raimondo Gabriele Englaro, quindi, si dovrebbe rendere l’accisa mobile, ossia il meccanismo che consente di impiegare il maggior gettito erariale, legato agli aumenti dei carburanti, per ridurre le accise, una misura strutturale.