Stato di agitazione in Arpa Fvg.
Proclamato lo stato di agitazione in Arpa Fvg a causa, spiegano i rappresentanti sindacali, delle “tensioni e difficoltà nelle relazioni con la direzione“.
“Riteniamo che in Arpa non siano più rispettate le buone prassi delle relazioni sindacali e questo sta creando, a nostra avviso, un clima lavorativo non consono ad una realtà la cui direzione si è sempre confrontata con i lavoratori e le parti sociali”. È quanto scrive la segreteria regionale della Funzione pubblica Cgil nella lettera con cui comunicano al Prefetto di Udine la dichiarazione dello Stato di agitazione per il personale, proclamato con effetto immediato a partire da ieri (26 giugno).
La scelta, che era stata preannunciata dalla Fp Cgil ai vertici di Arpa, nasce dallo stato di crescente tensione e difficoltà nelle relazioni tra la direzione dell’agenzia e le rappresentanze sindacali. “Una realtà d’eccellenza come Arpa – si legge nella comunicazione al prefetto, firmata dalla segretaria regionale Orietta Olivo e da Andrea Traunero – non può chiudersi su sé stessa e imporre le regole senza considerare il contratto nazionale”.
Sotto accusa diversi atteggiamenti assunti dalla direzione, a partire dalle modifiche al sistema di valutazione dei dipendenti, viziato secondo la Cgil dall’adozione di prassi sindacali, essendo stata completamente tralasciata la fase del colloquio con i lavoratori.
Contestato inoltre, sempre in ambito di valutazione dei lavoratori e delle performance, “il ricorso ad azioni di rivalsa nei confronti di chi, tra il personale, nel novembre 2023 aveva firmato una lettera in cui si muovevano motivate critiche alla direzione, chiedendo inoltre un maggiore coinvolgimento dei dipendenti nelle scelte. Tra le cause di frizione anche il mancato riconoscimento delle indennità notturne e festive previste dal contratto nazionale di lavoro, oltre a mancate risposte e sistematici ritardi nella chiusura delle trattative”.
Da qui lo stato di agitazione, con contestuale richiesta al Prefetto di attivazione della procedura di raffreddamento. “Se questa non portasse a concreti e tangibili segnali di miglioramento nelle relazioni sindacali con la direzione di Arpa – dichiarano Olivo e Traunero – la Fp Cgil metterà in atto ogni forma di iniziativa e di lotta tesa a ripristinare all’interno dell’agenzia un corretto clima di lavoro e il pieno rispetto dei diritti dei dipendenti”.