Presentati i dati sui tempi di attesa nella sanità del Friuli.
L’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi questa mattina, all’ospedale di Udine, ha illustrato i dati relativi alla riduzione dei tempi d’attesa nell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc), insieme al direttore generale dell’Asufc, Denis Caporale.
“Metodo di lavoro, controllo, sforzo del sistema, grande capacità gestionale – ha commentato Riccardi – . Sull’insieme di questi elementi, con una visione ben chiara e nella consapevolezza che c’è ancora molto impegno da dedicare, affondano le loro radici i significativi risultati sulla riduzione delle liste d’attesa in sanità in Asufc: dati che parlano chiaro, al di là delle faziose e dannose polemiche di qualcheduno. Con l’adozione anche di alcune misure strutturali, cominciamo a vedere i primi risultati importanti e continuiamo con determinazione lungo questo percorso, puntando sulla specializzazione dei presidi di salute per garantire universalità e gratuità di accesso alle cure da parte dei cittadini”.
Gli interventi oncologici.
Un dato su tutti è quello degli interventi oncologici in classe A (entro 30 giorni) che, per la mammella, passano da un 65,4% (su un livello ottimale da rispettare del 90%) del 2019, al 78,3% del 2024, fino a raggiungere e superare la soglia del 90% nel periodo compreso tra gennaio e febbraio 2025, arrivando infatti a 91,8%.
Sempre nell’ambito degli interventi oncologici di classe A (entro 30 giorni), sempre su un livello ottimale da rispettare del 90%, si passa da un 43,6% per il polmone nel 2019 al 100% nel 2025; da un 29,1% del 2019 per la prostata al 100% nel 2025; dal 35,7% del 2019 per la tiroide al 100% del 2025; dal 53,8% del melanoma nel 2019 al 95% nel 2025.
“Oltre a determinare una migliore e più adeguata risposta alla persona, la riorganizzazione che stiamo compiendo con notevole profusione di sforzi – e la rete oncologica ne è un esempio -, rende maggiormente attrattivi i presidi di salute ai professionisti, in tempi particolarmente complessi in questo senso” ha tenuto a precisare Riccardi, ringraziando il personale di Asufc per l’ottimo lavoro che sta svolgendo.
Visite e prestazioni ambulatoriali.
Durante l’illustrazione sono stati presi in esame anche i dati relativi alle prestazioni ambulatoriali che registrano notevoli miglioramenti sulle liste di attesa, in particolare per le visite specialistiche di oncologia, prima visita cardiologica, prima visita di chirurgia vascolare e prima visita endocrinologica (rispettivamente, nel 2025, con rispetto dei tempi al 93%, 87,31%, 89,2% e 83,11%), con un generale e sensibile miglioramento anche in dettaglio per le priorità.
L’assessore Riccardi si è soffermato poi sui dati inerenti i flussi di residenti nell’ambito territoriale dell’Asufc verso altre regioni d’Italia (mobilità passiva), aggiornati a gennaio 2025: “Continuando lungo questa linea riorganizzativa – ha detto -, ricordando a tutti che per questa Amministrazione regionale il pubblico non è in alcun modo messo in discussione, contiamo d’invertire la tendenza che oggi vede una parte degli utenti diretti in Veneto e in Emilia Romagna, in particolare per malattie e disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico e connettivo, e per oculistica, gestiti da strutture private accreditate”.
A tal merito, Riccardi ha raffrontato la spesa in euro sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia per ogni cittadino rispetto alla Regione Veneto e alla Regione Emilia Romagna per prestazioni da privato: 266 in Fvg contro 390 sia in Veneto sia in Emilia Romagna: “Un terzo in più della nostra spesa – ha osservato -. Questo produce una flessibilità di gestione dal punto di vista delle manovre, che sono inevitabilmente più veloci, e che producono quegli effetti che noi vogliamo cominciare a contrastare con alcune operazioni straordinarie rispetto al contenimento della fuga e alla mobilità passiva“.