Ottimi risultati per il corso che insegna a realizzare i scarpéts.
“È una soddisfazione per la Regione sapere che il progetto “Scarpetti: i scarpéts de Cjargne” sta dando i risultati sperati in termini di interesse e recupero dell’antica arte manifatturiera della creazione degli scarpetti carnici. Un investimento di risorse e di idee che fa leva sulla collaborazione di diversi enti e sulla volontà di restituire alla comunità friulana e carnica competenze che oggi hanno un grande valore sia in termini di salvaguardia delle tradizioni che di sviluppo di nuovi mercati”.
L’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli ha fatto visita oggi al Museo Carnico delle arti popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo dove ha incontrato la presidente Aurelia Bubisutti con cui ha delineato un primo bilancio dell’avvio del corso di formazione per la produzione artigianale delle tipiche calzature friulane nell’ambito del progetto regionale “Scarpetti: i scarpéts de Cjargne“.
Il corso.
Il corso avviato ad ottobre ha ottenuto l’adesione di 180 persone di cui 20 (18 donne e due uomini) sono stati selezionati per seguire le lezioni e i laboratori che termineranno a marzo. “L’elevato tasso di interesse conferma la volontà di coinvolgere maggiormente gli istituti di formazione regionale ad indirizzo moda”, ha aggiunto Zilli, auspicando che questo possa portare anche “ad una valorizzazione in futuro delle botteghe artigiane, anche alla luce del rinnovato interesse che queste scarpe hanno suscitato nel settore della moda, dove sono state scelte anche da grandi stilisti internazionali”.
La produzione di scarpetti è stata accompagnata da un disciplinare, un logo e un marchio registrato di cui il Museo tolmezzino è garante. In estate si pensa già a organizzare all’interno del Museo corsi di cucito e ricamo da proporre anche per le attività dei centri estivi.