In arrivo una nuova stangata sulle bollette per le famiglie friulane: la spesa salirà a 2.100 euro

Nuovi aumenti per la bolletta di luce e gas.

Brutte notizie per le famiglie italiane e friulane: nonostante l’inflazione freni, infatti, il potere d’acquisto scende (dello 0,2% nel secondo trimestre 2023 e dell’1,7% su base annua) e le bollette di luce e gas, alla vigilia della stagione invernale, salgono. Un mix micidiale che mette in difficoltà molte persone.

Secondo il Movimento Difesa del Cittadino del Fvg, infatti, con il prezzo del gas che già ora sale del 4,8% (prima che inizi la stagione termica), un nucleo familiare in tutela spenderà altri 60,30 euro in più all’anno cui si aggiunge la stangata sulla luce da 120 euro in più.

La spesa totale nei prossimi dodici mesi (dal 1° settembre 2023 al 31 agosto 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) salirà così a 1.325 euro, che sommati ai 760 dell’elettricità, determinerà una batosta complessiva pari a 2.085 euro,+181 euro all’anno rispetto alle precedenti tariffe.

Rimane decisamente significativo il divario rispetto ai costi pre-crisi: rispetto a settembre 2020, infatti, il rialzo del prezzo del gas è del 57%. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 975 euro, ora si pagheranno 350 euro in più, +36%, con il rischio oggettivo di una nuova spirale dei prezzi dell’energia nei mesi invernali, quando cioè si concentra l’80% dei consumi di gas delle famiglie.

Le richieste dei consumatori.

Secondo il Movimento Difesa del Cittadino, quindi, il Governo dovrebbe rivedere il decreto sulle bollette, ripristinando tutti gli aiuti introdotti da Draghi, almeno finché i prezzi di luce e gas non torneranno ai livelli pre-crisi.

La richiesta, inoltre, è di prorogare la fine del mercato tutelato, per evitare effetti negativi a cascata sulle bollette energetiche degli utenti attraverso nuovi sensibili rincari delle tariffe, posto che i prezzi sono ancora fortemente instabili e non ci sono al momento le condizioni per abbandonare il regime del mercato tutelato.

Tra le altre proposte, l’istituzione di un fondo contro la povertà energetica, la rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo, rafforzare ed estendere i bonus sociali e reintrodurre per almeno sei mesi lo sgravio delle accise e degli oneri parafiscali sui carburanti e sull’energia elettrica e il gas, utilizzando il maggior gettito Iva per fronteggiare l’atteso aumento continuo dei relativi prezzi, in attesa di una riforma di sistema.