Stagione invernale al via, l’inflazione frena i turisti, ma il Friuli può contare sugli stranieri

Il Friuli è una delle regioni che più attira turisti stranieri.

Alla partenza della nuova stagione invernale, le stime, a livello nazionale, parlano di un deciso calo degli arrivi, ma il Friuli potrà contare sui turisti stranieri: è infatti una delle regioni che più li attrae.

A dirlo è l’analisi di Demoskopika che per il periodo dicembre 2023-marzo 2024, prevede una contrazione dovuta prioritariamente agli arrivi e alla componente degli italiani, con una spesa turistica complessiva che calerà di 1,3 miliardi di euro.

I numeri dell’Italia.

L’Istituto Demoskopika ha redatto la nota previsionale “Tourism Forecast Winter 2023”, stimando i principali indicatori turistici (arrivi, presenze, spesa turistica e inflazione turistica) per il periodo invernale e confrontati con lo stesso arco temporale precedente.

Le previsioni sulla stagione invernale segnerebbero una contrazione dei flussi turistici in Italia: poco più di 23,2 milioni di arrivi e quasi 72 milioni di presenze, con una flessione rispettivamente pari al 6,1% e allo 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnato da quasi 25 milioni di arrivi e poco meno di 72,2 milioni di pernottamenti.

Tra i motivi “condizionanti” ci sarebbe anche l’andamento dei prezzi, con l’inflazione turistica che segnerebbe una crescita tendenziale dell’1,8% nell’arco temporale analizzato (trainata, stando ai dati di novembre, dagli aumenti relativi ai prezzi dei voli, dei pacchetti vacanza e dei servizi di alloggio e ristorazione).

A calare, però, pare che saranno soprattutto i turisti italiani con una diminuzione degli arrivi pari al 10,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a fronte di una crescita dello 0,5% dei turisti stranieri.

La situazione del Friuli.

Con una riduzione dei turisti italiani, la nostra regione dovrebbe però poter contare sulla sostanziale tenuta di quelli stranieri: il Friuli, infatti, è una delle sei regioni a maggior internazionalizzazione in Italia con la quota estera che supera quella relativa all’Italia.

Se nel Paese c’è un sostanziale equilibrio tra quota italiana (51,4) e quota estera (48,6%) degli arrivi, è necessario sottolineare che oltre il 60% di turisti provenienti dall’estero è mediamente concentrato prevalentemente in sole 6 realtà regionali su 20 e tra queste c’è anche il Friuli.

In particolare, a presentare un livello di internazionalizzazione sopra la media italiana sono Veneto (64,3%), Lazio (62,1%), Trentino Alto Adige (55,7%), Toscana (54,2%), Lombardia (54%) e il nostro Friuli Venezia Giulia (52,5%).