La Società Alpina Friulana festeggia 150 anni di storia

Un altro momento dell'intervento del presidente Bordin. Da sinistra si riconoscono il presidente della Saf Umberto Sello, il direttore della Fondazione Friuli Luciano Nonis, il professor Mauro Pascolini e Alessandra Beltrame

I 150 anni della Società Alpina Friulana,

Centocinquant’anni portati bene, anzi benissimo. Perché arrivare al prestigioso traguardo con 2850 soci, record assoluto nella storia del sodalizio, è una sorta di distintivo d’onore che mette in luce meglio di molte parole l’importanza della Società Alpina Friulana, una delle associazioni più solide e radicate in Friuli, attiva fin dal 1874.

Concetti ribaditi anche da Mauro Bordin, il presidente del Consiglio regionale che ha partecipato martedì 28 gennaio all’incontro pubblico organizzato per presentare il numero speciale della rivista “In alto” diretta da Alessandra Beltrame, dedicato proprio al prestigioso anniversario.

“Sfogliando la rivista e soffermandosi sulle foto d’epoca – ha detto Bordin – si passa in rassegna la storia di un’associazione ma anche quella di un territorio, e in definitiva delle persone che nel corso del tempo hanno instaurato un rapporto con la montagna. Paesaggi magnifici che sono sempre stati vissuti e apprezzati, sia pure in modo diverso nelle varie epoche, e che fanno parte della nostra identità, un valore a cui teniamo particolarmente”.

“Tutto questo patrimonio di attività – ha aggiunto il presidente – ci fa provare orgoglio per quanto è stato realizzato dalla Saf, e insieme ci fa sentire la responsabilità di continuare quest’opera lavorando tutti insieme: associazioni, istituzioni, Università. Qui non ci sono steccati o barriere politiche perché l’unico obiettivo dev’essere il benessere delle comunità e del territorio”.

Con questo spirito, davanti al presidente della Saf Umberto Sello che otto mesi fa ha raccolto il testimone da Enrico Brisighelli, il massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa ha ricordato “la vicinanza del Consiglio regionale e la disponibilità ad aiutarvi a realizzare nuovi progetti. Già nella scorsa Stabilità è stata approvata una misura votata trasversalmente da tutti i gruppi politici, e ribadisco l’invito a considerarci interlocutori con cui ragionare”.

Bordin ha ricordato anche la recente istituzione di una linea contributiva diretta del Consiglio regionale “che è pensata proprio per venire incontro al mondo associativo, con contributi fino a 5mila euro per ogni iniziativa. Vogliamo far capire che il Cr Fvg è vicino alle associazioni e ai tantissimi volontari disposti a sacrificare del tempo per costruire progetti utili a tutta la comunità”.

Alla serata, che ha proposto la relazione su carte e mappe del professor Mauro Pascolini dell’Università di Udine, hanno partecipato anche il consigliere regionale Mauro Di Bert e, per il Comune di Udine, l’assessore Federico Pirone e il consigliere Lorenzo Croattini. Per la Fondazione Friuli, che ha ospitato il convegno nel salone della sua sede di via Gemona, ha portato i saluti il direttore Luciano Nonis, mentre il consigliere nazionale del Cai Mauro Gaddi ha voluto ringraziare la Saf per la sua storia lunga e tenace.