Nuove misure per la sicurezza sui bus.
Il Prefetto di Udine ha presieduto un nuovo Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato per verificare lo stato di attuazione delle misure di sicurezza a bordo dei bus, come stabilito nell’incontro del 10 settembre scorso. Alla riunione hanno partecipato il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, un rappresentante della Guardia di Finanza, l’Assessore alla Sicurezza Partecipata del Comune di Udine, oltre all’Amministratore Delegato e al Direttore di esercizio di Arriva Udine S.p.A.
Durante l’incontro, Arriva Udine S.p.A. ha illustrato le misure di sicurezza passiva già operative sui mezzi pubblici urbani ed extraurbani, nonché il piano di potenziamento in corso di progettazione. Sulla base dei contatti attivati con la Questura, è stato presentato un cronoprogramma per il rafforzamento della sicurezza sui mezzi di trasporto.
Entro la fine di ottobre sarà attivato un collegamento diretto tra la sala operativa di Arriva Udine e quella della Questura; sempre entro la fine del mese, sarà definito un programma di formazione per il personale di Arriva Udine, che sarà gestito dai funzionari della Questura.
Entro il prossimo semestre sarà invece stabilito un piano per incrementare il sistema di videosorveglianza sui mezzi, oltre a quanto già previsto e verrà valutata la fattibilità di aumentare il numero di mezzi dotati di pannelli divisori per proteggere i conducenti.
Il Prefetto ha inoltre richiesto una relazione sui risultati del progetto sperimentale che prevede l’impiego di guardie giurate sulle linee e nelle autostazioni a maggior rischio, auspicando l’ampliamento di tali misure a ulteriori tratte. L’incontro si è concluso con l’impegno del Prefetto a mantenere costanti contatti con l’assessore regionale alla Sicurezza, con l’obiettivo di individuare soluzioni sempre più efficaci per migliorare la sicurezza a bordo dei mezzi pubblici e nelle autostazioni della regione.
Solo pochi giorni fa, si era registrato l’ennesimo caso di aggressione ai danni di un autista di un mezzo pubblico (nel piazzale antistante la stazione dei treni a Udine), cosa che aveva portato le sigle sindacali a proclamare uno sciopero.