Il progetto delle scuole paritarie del Friuli.
Fism Udine, l’associazione che raggruppa 70 scuole dell’infanzia non statali e paritarie in Friuli, lancia il progetto “Educare e crescere insieme: scuola e famiglie per il futuro dell’infanzia” con il sostegno della Fondazione Friuli.
Il progetto consiste in un servizio gratuito di consulenza da parte di figure professionali specializzate (come psicologi dell’età evolutiva e pedagogisti) che viene messa a disposizione dei genitori o di gruppi di famiglie con la medesima necessità, attraverso incontri dedicati in presenza o online.
La tipologia di consulenza sarà tarata in base alle specifiche esigenze e potrà riguardare diversi aspetti dello sviluppo e della crescita dei bambini, ma anche rispondere a dubbi e difficoltà dell’essere genitori.
L’attività non ha finalità terapeutiche o diagnostiche, ma intende valorizzare e rafforzare le risorse educative di ciascuna famiglia e, allo stesso tempo, rafforzare il dialogo e la cooperazione tra famiglie e scuola, con l’obiettivo di educare e far crescere al meglio gli adulti di domani.
“Da sempre Fism Udine riserva primaria importanza alla qualità dei servizi messi a disposizione delle famiglie nelle comunità dove risiedono – sottolinea il presidente Roberto Molinaro – siamo profondamente convinti che, al giorno d’oggi, questo obiettivo sia perseguibile solo attraverso il “fare insieme”, ovvero con un raccordo forte e stabile tra genitori e istituzioni educative”.
Per l’anno scolastico in corso, il servizio è attivo da gennaio a giugno con modalità organizzative sperimentali. Il progetto “Educare e crescere insieme” è disponibile e gratuito per tutte le famiglie con figli iscritti alle scuole dell’infanzia paritarie associate, ivi comprese le sezioni primavera e i nidi associati, nonché di docenti e/o educatori che operano in tali realtà.
Sarà la scuola stessa a provvederà a segnalare la necessità di supporto a FISM Udine, con le informazioni necessarie all’individuazione del professionista che prenderà in carico la richiesta e che provvederà poi al contatto diretto con la famiglia o con il gruppo di genitori. Con le stesse modalità potrà accedere al servizio anche il personale docente/educativo.