Alla scoperta del Friuli antico: tre giorni dedicati ai tesori dell’archeologia

Le Giornate Europee dell’Archeologia in Friuli.

Da venerdì 14 a domenica 16 giugno, torna l’appuntamento con le Giornate Europee dell’Archeologia, anche in Friuli. La manifestazione è organizzata dall’Inrap, l’Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva della Francia (Institut national de recherches archéologiques préventives) e promossa in Italia dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Musei, con lo scopo di far conoscere al grande pubblico l’importanza della ricerca e della tutela archeologica, ma anche di raccontare le storie dei luoghi, alla riscoperta del nostro patrimonio archeologico condiviso.

Tutte le iniziative, con informazioni per la visita e la partecipazione agli eventi, sono disponibili nella sezione dedicata alle GEA del sito MiC e sul sito ufficiale delle Giornate Europee dell’Archeologia. La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio FVG aderisce anche quest’anno alla manifestazione, organizzando e partecipando a diversi eventi sul territorio regionale nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 giugno 2024, anche in collaborazione con enti statali, locali e di ricerca, nello spirito che anima le GEA.

Il programma.

UDINE E PROVINCIA
Aquileia, Casa Bertoli (Via Patriarca Popone, 6)

Apertura straordinaria e visita guidata

Sabato 15 giugno – Ore 16.30-19.00

Lungo il viale che conduce a piazza Capitolo e alla Basilica, si trova Casa Bertoli, dal nome del canonico Gian Domenico Bertoli che nel Settecento vi abitò e che pubblicò una delle prime ricerche antiquarie sull’antica città. L’edificio risale almeno al XIII secolo, ma subì diversi rifacimenti e abbellimenti nel corso dei secoli. Nel Trecento, una sala del primo piano fu decorata con affreschi, fra i quali campeggia lo stemma dei conti di Gorizia, avvocati della chiesa di Aquileia. Probabilmente da allora, o comunque nel XV secolo, l’edificio ospitò alcuni canonici della città. Uno dei decani del Capitolo, Doimo Valvason, intervenne nel 1478 sulla facciata, mentre altre ristrutturazioni successive risalgono al Seicento e al Settecento.

A cura dell’Associazione Nazionale per Aquileia APS (per info assaquileia@libero.it) e della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del FVG.
Ingresso gratuito senza prenotazione, fino a capienza massima degli spazi
Per info: assaquileia@libero.it

Aquileia, aree archeologiche
ARCHEO OPEN DAY

Visite con l’archeologo ai cantieri di scavo

Sabato 15 giugno – Ore 10.30-13.00/ Ore 16.30-19.00

Gli archeologi e i restauratori della Fondazione Aquileia e delle Università accolgono i visitatori per raccontare le nuove scoperte, i reperti emersi nelle ultime campagne di scavo, le storie e i costumi dell’Aquileia antica.

A cura di: Fondazione Aquileia, Università di Padova, Università di Verona, Università Ca’ Foscari Venezia, Università di Trieste, Università di Udine, Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio del FVG.
Ingresso libero senza prenotazione.
Aree visitabili: Foro – Decumano e mura a zig-zag – Grandi Terme – Teatro romano – Antico Porto Fluviale – Sponda orientale del porto fluviale – Domus dei Putti Danzanti – Antichi Mercati (Fondo Pasqualis) – Domus di Tito Macro – Domus romane (Fondo Cal) – Sepolcreto.
Per info sulle altre iniziative ad Aquileia: protocollo@fondazioneaquileia.it

PORDENONE E PROVINCIA
Villa romana (Pordenone, loc. Torre – Via Vittorio Veneto, dentro il Parco comunale del Noncello)

Apertura straordinaria

Sabato 15 giugno – Ore 10.30-12.30/ Ore 14.00-16.00

La messa in luce della villa si deve al conte Giuseppe di Ragogna che tra il 1950 e il 1952 scavò le strutture di parte di un vasto complesso residenziale-produttivo, collocato presso l’attuale corso del fiume Noncello, riccamente decorato con raffinati intonaci affrescati e marmi pregiati.
La parte esposta e visitabile del complesso è caratterizzata da un impianto termale e vari altri ambienti, che permettono di ricostruire la funzione e la ricchezza di questa struttura. La Villa costituisce un esempio particolare di insediamento produttivo e residenziale nel Friuli occidentale romano. Ingresso libero

TRIESTE E PROVINCIA

Grotta del Mitreo (Duino Aurisina – TS)

Apertura dell’area archeologica

Sabato 15 giugno– Ore 10.00-12.00

La Grotta del dio Mitra, divinità di origine iranica connessa con il ciclo del sole e delle stagioni, fu frequentata fin dall’età neolitica e adattata in epoca romana (dal II al IV secolo d.C.) a luogo di culto del Mitraismo, religione salvifica giunta a Roma dall’Oriente e largamente diffusasi in età imperiale. Nella suggestiva ambientazione della Grotta è possibile osservare i calchi dei rilievi in calcare rinvenuti all’interno del sito, assieme ad alcune iscrizioni con i nomi di offerenti.
Si consiglia di provvedersi di calzature sportive adeguate e di portare una bottiglietta d’acqua.
Per info e prenotazioni: flondar@libero.it; tel. +39 3396908950

Antiquarium di Via del Seminario (Trieste, via del Seminario, 2)

Apertura dell’area archeologica

Sabato 15 giugno – Ore 10.00-12.00

All’interno dell’Antiquarium è visibile il tratto delle mura tardorepubblicane volute da Ottaviano nel 33-32 a.C. per difendere la colonia di Tergeste, arroccata sulla sommità del colle di S. Giusto. All’inizio del II sec. d.C. le mura, ormai defunzionalizzate, servirono da struttura di contenimento e di terrazzamento per gli edifici costruiti a monte: qui si vede una vasca pavimentata in cotto, probabilmente impiegata nella lavorazione dell’olio.
Ingresso libero (fino al limite di capienza massima)

Basilica Paleocristiana (Trieste, via della Madonna del Mare, 11)

Apertura dell’area archeologica

Domenica 16 giugno – Ore10.00-12.00

L’area archeologica comprende i resti dell’edificio a croce latina, con abside esternamente poligonale, costruito tra la fine del IV e l’inizio del V secolo d.C. È notevole la pavimentazione a mosaico realizzata in due fasi distinte: la prima mostra decorazioni geometriche bianche e nere, la seconda (posta a un livello di soli 6 cm più alto e databile al VI secolo d.C.) si arricchisce di motivi policromi. Nel tappeto musivo più recente è interessante la presenza di iscrizioni che riportano i nomi e le professioni dei benefattori della chiesa.
Ingresso libero (fino al limite di capienza massima)