Belle novità per la ciclabile lungo l’ex linea ferroviaria Casarsa-Pinzano.
Trovato un accordo con la Soprintendenza: si sblocca l’iter per la pista ciclabile del Tagliamento, quella prevista lungo il sedime dell’ex linea ferroviaria tra Casarsa e Pinzano, ed entro il 2025 arriverà il progetto definitivo dell’opera.
“Dopo il superamento del contenzioso con la Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia – seguito al ritiro del ricorso al Tar presentato nel 2022 da parte della Regione, al quale è seguita una fruttuosa interlocuzione sul mantenimento di alcuni tratti dei binari – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture, Cristina Amirante -, siamo in grado di presentare ai sindaci del territorio interessato una nuova proposta progettuale per la realizzazione della ciclovia Fvg6 da Casarsa a Pinzano che tenga conto della memoria storica della ex linea ferroviaria e consideri anche il recupero delle stazioni e dei caselli ferroviari a scopo turistico, oltre che in alcuni tratti anche ludico-didattico con la presenza di ciclotreni”.
La novità è stata annunciata a Pordenone in un incontro con i sindaci dei Comuni coinvolti lungo i 27 chilometri di percorso; erano presenti i primi cittadini di Casarsa della Delizia, Valvasone Arzene, San Martino al Tagliamento, San Giorgio della Richinvelda, Spilimbergo e Pinzano al Tagliamento.
La proposta di intervento – dopo uno stop di quasi due anni è stata presentata alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia con la quale la Regione ha condiviso gli aspetti della progettazione – punta a rafforzare la valorizzazione storico-culturale della ex linea ferroviaria (per esempio attraverso il riutilizzo dei binari per marcare ai bordi il percorso della ciclovia e il mantenimento della tipica recinzione in cemento) e al mantenimento degli elementi costitutivi dell’infrastruttura, compresi gli edifici di pertinenza anche in chiave di riutilizzo nell’ambito della futura pista ciclabile che rientrerà nel Piano regionale della mobilità ciclistica.
“Si è trovata – ha proseguito Amirante – una soluzione condivisa con la Soprintendenza che valorizza la storicità della linea ferrata recuperando e conservando alcuni manufatti lungo la
tratta e che prevede anche una seconda parte del progetto che ricomprenderà l’acquisizione delle stazioni e dei caselli, ancora di proprietà del gruppo Fs, in particolare di Spilimbergo e San Giorgio della Richinvelda. Ciò al fine di realizzare, con il coinvolgimento dei Comuni e anche di soggetti privati interessati, di strutture di supporto al cicloturismo, come locande, B&B o piccole officine di riparazione biciclette“.
“Rispetto ai tempi – ha precisato l’assessore – nel 2025 sarà redatto il progetto definitivo al fine di ottenere i pareri necessari all’approvazione. Successivamente si valuteranno con Rfi valori e stime degli edifici da acquisire. Nella seconda metà del 2026 potranno essere affidati i lavori per procedere con il cantiere. Si tratterà di un’opera piuttosto complessa che richiede la divisione in lotti, presumibilmente in un periodo temporale di circa quattro anni”.
Sui costi dell’opera, l’esponente della Giunta regionale ha precisato che “al momento c’è già un finanziamento di circa 13 milioni di euro per la realizzazione del tracciato della ciclovia, il cui costo complessivo stimato è di 18,6 milioni. Le risorse mancanti saranno reperite, sempre nel 2025, nella fase di assestamento del bilancio estivo. In un secondo momento si valuteranno invece – ha concluso Amirante – le necessità finanziarie per la seconda parte del progetto che riguarda l’acquisizione e il riuso delle stazioni e dei caselli da valorizzare a servizio della ciclovia e a scopo turistico”.