Il progetto culturale che unisce arte, musica e storia locale prenderà il via sabato 5 ottobre da Prato Carnico
Il Friuli si prepara ad accogliere un nuovo progetto culturale che unisce arte, musica e storia locale. “Sants e Cjants di ca e di là da l’aghe” è un’iniziativa che si snoderà attraverso quattro tappe autunnali, offrendo un’esperienza unica di riscoperta del patrimonio religioso e culturale della regione.
Il progetto, che prenderà il via sabato 5 ottobre nel comune di Prato Carnico ed è supportato dal contributo del Consiglio regionale, si propone di valorizzare otto chiese meno conosciute ma di grande valore artistico, situate lungo il corso del fiume Tagliamento. Ogni evento coinvolgerà due edifici sacri, permettendo ai visitatori di esplorare questi tesori nascosti grazie alla guida degli esperti dell’associazione Nord-Est Guide.
Arte, musica e storia locale a cavallo del Tagliamento
La peculiarità dell’iniziativa risiede nella sua capacità di fondere diverse forme d’arte: mentre le guide
illustreranno la storia e le caratteristiche delle chiese e delle opere artistiche, la Schola aquileiensis offrirà
un’esperienza musicale unica, eseguendo brani della tradizione patriarcale trascritti direttamente dai codici antichi della regione.
Il progetto vuole promuovere un turismo culturale lento e consapevole: sono stati, infatti, selezionati luoghi accessibili ma spesso negletti, per far riscoprire la ricchezza di questo patrimonio artistico e musicale.
Il programma
Le tappe del percorso iniziano sabato 5 alle 17 con le visite guidate alle chiese di Prato Carnico
e di Osais, che custodiscono preziosi affreschi cinquecenteschi di P. Fuluto e altari finemente lavorati, e
continuano poi a San Daniele del Friuli (12 ottobre), Valeriano di Pinzano al Tagliamento (26 ottobre) e Casarsa della Delizia (9 novembre). Gli eventi, della durata di circa 90 minuti, si terranno sempre il sabato pomeriggio a partire dalle 17. Tra le due chiese di ogni tappa ci si sposterà in macchina (con mezzi propri) o, dove possibile, a piedi.
Il progetto si inserisce anche nelle celebrazioni per il centenario della rivista culturale “La Panarie” e sarà
documentato in un video realizzato dal noto videomaker friulano Fabrizio Zanfagnini. L’iniziativa si rivolge a un pubblico variegato: dagli abitanti locali agli appassionati d’arte sacra, dai cultori di musica liturgica agli amanti del turismo lento.
Nonostante le limitate capienze degli edifici (circa 80 persone per chiesa), l’obiettivo è quello di raggiungere e coinvolgere il maggior numero possibile di persone interessate alla cultura e alla storia del Friuli. L’iniziativa in Val Pesarina è realizzata con il patrocinio del Comune di Prato Carnico e grazie alla disponibilità e ospitalità delle parrocchie di S. Canciano Martire (Prato) e dei SS. Filippo e Giacomo (Pesariis). Per informazioni: scholaaquileiensis.it o /scholaaquileiensis su facebook.