Alvise Nodale con Al vaive encje il soreli vince nella categoria Musica del premio.
C’è anche il friulano premiato alla dodicesima edizione del concorso letterario Salva la tua lingua locale. A vincere nella categoria Musica infatti è stato Alvise Nodale con la canzone friulana Al vaive encje il soreli.
Il premio, Ideato da Unpli, Unione nazionale Pro loco e da Ali Autonomie locali italiane del Lazio con l’obiettivo di promuovere i tesori culturali e linguistici del nostro Paese, il concorso dal 2013 a oggi ha raccolto oltre 3.000 candidature e ottenuto prestigiosi riconoscimenti istituzionali, tra cui il patrocinio delle Presidenza della Repubblica, del Senato e della Camera dei deputati, della commissione italiana per l’Unesco e del ministero della Cultura.
Al vaive encje il soreli Alvise Nodale.
Alvise Nodale, giovane cantautore carnico originario di Sutrio, si è avvicinato avvicinato alla chitarra da autodidatta, è stato influenzato da figure di spicco della musica popolare come Lino Straulino e Giulio Venier. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo disco solista, Conte Flame, seguito da The Dreamer, in cui alterna brani in italiano e friulano, e Villan Dorme, un lavoro dedicato alle ballate tradizionali. Solo pochi giorni fa ha vinto anche la XVII edizione del Premio Augusto Daolio – Città di Sulmona.
Gli altri vincitori.
Ecco i vincitori dei Premi ‘Tullio De Mauro’: per la sezione dizionari è andato a Iride Valenti e al suo Vocabolario storico-etimologico dei gallicismi nel siciliano un lavoro di recupero che colma un vuoto nella storia linguistica della Sicilia durante la conquista normanna. Simona Vallarino ha vinto nella sezione tesi di laurea con Una babele da ricostruire: l’Unità linguistica e il dialetto genovese. Per la sezione saggi il primo premio è andato ex aequo a Fabio Chiocchetti con Letres da Larcioné edizione di lettere in ladino di Fassa e Lorenzo Ferrarotti, con Asti, 1521: una terra da solacz edizione critica delle opere in astigiano di Giovan Giorgio Alione.
Nella categoria Poesia edita il primo posto è stato assegnato ex aequo a Sergio Gregorin con Tamisar l’ànema raccolta di poesie in dialetto bisiàc una parlata veneta diffusasi nella cosiddetta Bisiacaria, territorio compreso tra il Carso, l’Isonzo e la costa adriatica e ad Alex Ragazzini per Florilegium o I sogn antologia di testi in dialetto romagnolo lingua ospitale e accogliente da consentire di esprimere sfumature interiori impossibili nella lingua italiana.
Per la categoria Prosa edita Mario Ciro Ciavarella ha conquistato il primo posto con In Arcadia raccolta di racconti brevi che mettono in luce le passate usanze, i modi di fare, i costumi e i valori della comunità di San Marco in Lamis (Fg).
Rosa Pugliese con Sàccë e non Sàccë poema in dialetto venosino si è classificata al primo posto nella categoria Poesia inedita, mentre Anna Maria Chirienti per la Prosa inedita con il racconto ‘O Peppinßi ce e Alipuna un divertente aneddoto popolare in dialetto griko (greco salentino) sui pericoli della caccia alla volpe. Il primo classificato della categoria Teatro è Rossella Di Lucca con l’opera in dialetto napoletano Utopia Reale, La Città felice di Ferdinando.
Novità di quest’anno, il premio speciale dedicato alla memoria di Luigi Manzi, scrittore, fondatore e organizzatore instancabile del Premio sin dalla sua prima edizione, assegnato al poeta, narratore e drammaturgo romano Marco Palladini per l’opera Pasolini, Roma e la Dopo-Storia.
Tra le menzioni speciali quella assegnata a Vito Tenore, presidente di Sezione della Corte dei Conti, per La Costituzione tradotta nelle lingue e nei dialetti regionali (Editoriale Anicia, Roma, 2024), preziosa raccolta che ricorda l’importanza dell’inclusione e del rispetto per la diversità culturale, trasmettendo il messaggio che l’Italia è una comunità di cittadini tenuta insieme non solo dall’apparato legislativo, ma anche da una varietà linguistica. Dalla giuria Musica premi speciali anche a Otello Profazio, scrittore – fra i protagonisti della Collana Folk Fonit Cetra, per aver contribuito alla diffusione delle lingue locali e dialetti di Sicilia e Calabria, e a Giancarlo Governi, dirigente Rai, scrittore e ideatore della Collana Folk Fonit Cetra completa, comprendente tutte le lingue locali e dialetti italiani, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.