Lo stato di salute del Sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia

Il report dell’anno 2023 della Scuola Sant’Anna di Pisa mette in luce criticità e settori nei quali le prestazioni sono migliorate

E’ stato presentato oggi, a Firenze, il report relativo all’anno 2023 della Scuola Sant’Anna di Pisa che valuta lo stato di salute dei Sistemi sanitari delle regioni italiane. Per il Friuli Venezia Giulia si segnala una tendenza al miglioramento, anche se non mancano le criticità da risolvere.

Analizzando gli indicatori, emergono segnali di miglioramento

In generale, dei 168 indicatori analizzati quelli in positivo rispetto all’anno precedente sono il 53,6%; quelli stabili il 13,7%, mentre le performance negative sono il 32,7%. I dati indicano un cambio di trend rispetto al 2022, quando il 13% di indicatori era stabile, il 33% in miglioramento e il 54% in peggioramento.

Rispetto ai ‘bersagli’, quelli in zona rossa sono tre: abbandoni dal Pronto Soccorso, tempi di attesa della chirurgia oncologica e appropriatezza diagnostica. In area intermedia tra zona arancione e rossa si situa anche la percentuale di assenza dei dipendenti, che ha subito un aggravamento, a conferma delle difficoltà del personale sanitario, che si sono acuite nel tempo.

Tra gli indicatori in miglioramento, c’è quello delle dimissioni volontarie: è in zona verde, mostrando, dunque, un equilibrio tra ingressi e uscite. Promossi anche gli indicatori di assistenza domiciliare, cure palliative e integrazione ospedale-territorio. Inoltre, cala la percentuale di mortalità infantile, per tumori, per malattie circolatorie e per suicidi.

Per l’area Emergenza urgenza, c’è un miglioramento dei tempi di visita per codice, le dimissioni per gravità di codice e l’intervallo di allarme target (ovvero i tempi di arrivo dei mezzi di soccorso sul luogo del sinistro).

“Il nostro impianto di offerta ha bisogno di una riprogrammazione strutturale per migliorare le performance” ha commentato l’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi. L’obiettivo della Regione è quello di raggiungere gli standard qualitativi in ogni settore, in particolare nelle aree che dimostrano maggiore sofferenza, come quella oncologica.

Il lavoro da fare, insomma, è ancora molto, ma dalla rilevazione della Scuola Sant’Anna emerge come il sistema si sia messo in moto nella giusta direzione.