Al via i saldi in Friuli: ne approfitterà 1 famiglia su 4. I consigli per evitare brutte sorprese

Iniziano i saldi in Friuli.

Il 6 luglio anche in Friuli Venezia Giulia scattano i saldi estivi, occasione per acquisti a prezzo scontato che durerà per due mesi. “Mai come stavolta, i saldi saranno un’ancora di salvezza per un settore, quello della moda, non poco in difficoltà negli ultimi mesi” commenta il presidente regionale e provinciale di Udine di Confcommercio Federmoda, Alessandro Tollon.

“Complice anche il meteo non favorevole – spiega –, i negozi di abbigliamento, scarpe e accessori hanno faticato a vendere la propria offerta primavera-estate e dunque ora affidano la ripresa all’occasione dei saldi, un volano d’affari per l’economia e un’opportunità per i consumatori, invogliati all’acquisto vista la possibilità di comprare i prodotti ritenuti interessanti a un costo favorevole”.

Proprio per le vendite ridotte degli ultimi tempi, prosegue Tollon, “i clienti troveranno negli scaffali un vasto assortimento di capi e potranno scegliere assistiti da imprenditori seri e preparati. Nessun dubbio che, per loro, ci sarà spazio per gli affari”.

Dal punto di vista tecnico, Confcommercio Udine ricorda che la presentazione al pubblico della vendita di fine stagione dovrà esplicitamente contenere l’indicazione della natura di detta vendita, la data di inizio e la sua durata.

Inoltre, le merci in saldo devono essere presentate in maniera inequivocabilmente distinta e separata da quelle eventualmente poste in vendita alle condizioni ordinarie. Infine, dopo che da luglio 2023 sono entrati in vigore i contenuti della direttiva Omnibus Ue che rende più rigide le regole su pratiche sleali, false recensioni, saldi e vendite promozionali, le aziende dovranno rispettare l’obbligo di considerare come prezzo di riferimento nell’annuncio di sconto il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti.

Perché lo shopping sia davvero intelligente, il Movimento Difesa del Cittadino del Fvg ha stilato alcuni consigli contro le fregature.

“Ormai – precisa l’associazione regionale – le piattaforme online e molte attività offrono pre-saldi, vendite private e promozioni speciali in qualsiasi periodo dell’anno, creando non poca confusione tra i consumatori. I saldi, infatti, si applicano solo a prodotti che abbiano una stagionalità, come abbigliamento e accessori moda, seguendo una disciplina giuridica complessa che va dalla comunicazione preventiva dell’inizio delle vendite di fine stagione all’obbligo del doppio prezzo in cartellino”.

Maggiore trasparenza e sanzioni più pesanti

Dall’1 luglio 2023 sono in vigore le misure sugli sconti di fine stagione previste dal decreto legislativo n.26 in attuazione della Direttiva Ue 2019/2161, che impongono regole più rigide sulla trasparenza dei prezzi e sulle vendite attraverso i siti di e-commerce, prevedendo, inoltre, sanzioni più pesanti in caso di pratiche commerciali scorrette.

Alzare il prezzo di un prodotto prima di applicare la percentuale di sconto durante i saldi non è attuabile: la normativa vigente prevede l’obbligo per i negozianti di indicare chiaramente, oltre alla percentuale di sconto e al prezzo finale, anche il prezzo più basso (e non più il prezzo di listino) applicato alla generalità dei Consumatori nei 30 giorni precedenti”, precisa l’associazione.

“Quindi, quando gli sconti divengono progressivamente più alti, come accade durante i saldi, il prezzo precedente da indicare è quello riferito ai 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi. I commercianti che non si atterranno a tale regola, vanno incontro a una sanzione da 516 a 3.098 euro. Una misura che si applica non solo ai negozi fisici, ma anche alle vendite sul web”.

In Fvg, una famiglia su quattro farà acquisti

Da un’indagine a campione effettuata dallo Sportello Sos Consumer MDC FVG, considerato il calo delle vendite e la crisi dei consumi, una famiglia su quattro in Friuli Venezia Giulia approfitterà delle vendite promozionali, con una spesa media di 135 euro a persona.

Attenzione ai ribassi, solitamente reclamizzati in vetrina, del 50 o 60 per cento. Il consiglio è di non farsi incantare da sconti troppo elevati e di guardare sempre al prezzo effettivo, diffidando in caso di riduzioni troppo elevate, superiori al 30 o al 40%. Salvo nell’Alta moda, infatti, un commerciante non può avere ricarichi così alti. Con percentuali così grandi, dovrebbe vendere sottocosto.

Sono tre le regole per evitare di venire truffati in periodo di saldi:

  1. Verificare i prezzi almeno una settimana prima dell’inizio ufficiale delle svendite.
  2. Fare attenzione ai saldi con percentuali troppo elevate.
  3. Diffidare degli importi scritti col pennarello senza indicazione del prezzo originale.

La normativa sui saldi ha regole precise, che i commercianti sono tenuti a osservare e che spetta anche ai consumatori far rispettare. In caso di mancato rispetto delle norme, ci si può rivolgere alla Polizia locale.

Durante i saldi non è sospesa la normativa di legge in vigore a tutela dei consumatori sulla garanzia dei beni di consumo. Il consumatore ha diritto alla riparazione o alla sostituzione (se la riparazione risulta impossibile, troppo complicata o troppo costosa), alla riduzione del prezzo o alla risoluzione del contratto con la restituzione del bene e la restituzione di quanto pagato. La garanzia di conformità è una garanzia legale con durata biennale.

Sportello SOS Consumer

Il Movimento Difesa del Cittadino Fvg consiglia ai consumatori di prestare massima attenzione se non si vuole incappare in clamorose fregature. Per consulenze e informazioni, è a disposizione lo Sportello SOS Consumer. Per contattare gli esperti dell’associazione si può scrivere una mail a sportello-sos-consumer@mdc.fvg.it oppure chiamare lo 0432490180 (dal lunedì al venerdì) oppure consultare il portale interattivo www.mdc.fvg.it .