Un’operazione per i crediti bloccati del Superbonus.
Un‘iniziativa “apripista”, la prima del genere in Italia per aiutare cittadini e imprese edili alle prese con i crediti fiscali bloccati di Superbonus e altri bonus edilizi: è quella messa in campo dalla Regione Fvg che è pronta ad avviare con Intesa Sanpaolo un’operazione per la circolarizzazione degli stessi crediti.
Sostanzialmente, infatti, professionisti e imprese, dopo aver praticato lo sconto in fattura e acquisito il relativo credito fiscale, non riuscivano più a smaltirlo per la “congestione” del sistema che non era in grado di assorbire ulteriori cessioni.
Come funziona.
“L’operazione, che ha visto la Regione come regista e apripista a livello nazionale, prevede la definizione di un Accordo quadro al quale potranno successivamente aderire soggetti giuridici di provenienza pubblica facenti riferimento al territorio regionale, che acquisteranno crediti fiscali già nella disponibilità della Banca (crediti d’imposta generati appunto dai lavori agevolati con il Superbonus e con gli altri bonus edilizi) – ha spiegato l’assessore alle finanze Barbara Zilli -, dando la possibilità a quest’ultima di acquistare, a sua volta, un valore equivalente di nuovi crediti fiscali relativi al nostro territorio. Questa iniziativa si pone come un importante e sostanziale passo in avanti per favorire il miglioramento delle condizioni di circolarità dei crediti fiscali in Friuli Venezia Giulia”.
“Siamo soddisfatti per la soluzione raggiunta, a fronte di una problematica che presenta risvolti di rilievo non solo dal punto di vista finanziario, ma anche sociale – ha sottolineato Zilli – . Continueremo a monitorare l’evoluzione del contesto nazionale e, se possibile, a elaborare nuove iniziative di questo genere. Friulia, la nostra finanziaria regionale, ha già deliberato in Cda l’adesione a questa operazione, che vuole diventare un esempio su scala nazionale di sostegno a imprese e cittadini”.
L’assessore ha ricordato come, nel rispetto della legislazione statale in materia, la successiva sottoscrizione dei singoli contratti potrà essere effettuata soltanto da enti e società di derivazione pubblica che però non ricadono della definizione, prevista ai sensi di legge, di “amministrazione pubblica”.
La Regione e Intesa Sanpaolo (che svolge anche il servizio di tesoreria regionale) sottoscriveranno quindi, prima di tutto, una lettera di intenti per gli effetti della quale l’Istituto di credito si rende disponibile, in presenza dei requisiti di legge, ad acquistare, nei limiti del massimale indicato in ciascun contratto che sarà sottoscritto, Crediti Fiscali già nella disponibilità di imprese e derivanti da opere da essi eseguite su unità immobiliari di proprietà di terzi mediante il cosiddetto “sconto in fattura”, situate nel territorio della regione.
Inoltre potrà essere previsto anche l’acquisto di crediti fiscali nei confronti di persone fisiche, residenti in regione, proprietarie di immobili situati in Friuli Venezia Giulia che hanno sostenuto direttamente i costi delle opere dalle quali traggono origine i crediti fiscali.
Francesca Nieddu, direttrice regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo, ha sottolineato che la banca si è adoperata con impegno nel supportare imprese e famiglie in tutte le fasi di applicazione delle agevolazioni connesse ai lavori di efficientamento energetico e consolidamento degli immobili. Grazie alla collaborazione con istituzioni e soggetti privati sono state individuate soluzioni sempre attente ai bisogni delle persone e compatibili alla normativa vigente. Intesa Sanpaolo conferma il suo supporto e in particolare l’attenzione a favore delle riqualificazioni immobiliari da destinare a finalità sociali.