Tavolo di confronto tra Regione e Cai per la sistemazione di rifugi e sentieri.
Un tavolo di confronto per stabilire strategie e priorità d’intervento: l’obiettivo, sistemare sentieri e rifugi del Friuli, anche in chiave turistica. “L’incontro con i vertici del Comitato direttivo regionale del Club alpino italiano (Cai) è stato costruttivo e collaborativo – ha commentato l’assessore al turismo, Sergio Emidio Bini -. Vi è la mia piena disponibilità a valutare un piano di intervento, anche pluriennale, per la manutenzione straordinaria dei sentieri e dei rifugi, per mettere a terra interventi concreti per l’ulteriore sviluppo e la destagionalizzazione della montagna“.
Nel corso dell’incontro con il presidente e il vicepresidente del Cai Giovanni Duratti ed Elvio Antoniacomi con Giorgio Fornasier presidente del collegio dei revisori, l’esponente della Giunta Fedriga ha ribadito “l’importanza di avviare un tavolo di confronto per concertare gli interventi e approfondire insieme le urgenze e le strategie di indirizzo”.
Durante la riunione è stata sottolineata l’attenzione sulla rete sentieristica del Friuli Venezia Giulia e il rilevante impegno profuso dai soci volontari delle sezioni Cai (19.500 i soci in Friuli Venezia Giulia) per la sua manutenzione e per conservarne gli aspetti paesaggistici e naturalistici.
“I nostri sentieri e i nostri rifugi non hanno bandiera – ha aggiunto Bini – e sono un patrimonio della comunità che deve poterne beneficiare. Grazie anche al lavoro dei tanti volontari Cai questo è possibile”. I sentieri in regione sono 666 per circa 4.600 chilometri complessivi.
“Già a partire dalla scorsa legislatura – ha concluso Bini – questa amministrazione regionale si è impegnata per la destagionalizzazione dell’offerta turistica, anche in montagna. In quest’ottica, rendere percorribile in sicurezza l’ampia rete di sentieri del Friuli Venezia Giulia e garantire l’apertura dei rifugi rappresenta un tassello importante per vivere la montagna 365 giorni all’anno“.