Dalla Regione 1 milione di euro alle parrocchie per il restauro delle opere d’arte

Per il restauro dei beni delle parrocchie.

La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato in questi giorni una delibera, su proposta del vicegovernatore con delega alla Cultura Mario Anzil, per la concessione di contributi destinati alla conservazione e al restauro dei beni mobili e degli strumenti musicali appartenenti a parrocchie, enti, ordini e istituti religiosi cattolici riconosciuti dall’autorità ecclesiastica e aventi sede nella regione.

L’iniziativa, finanziata con uno stanziamento complessivo di 1 milione di euro, prevede la possibilità di ottenere contributi fino al 100% della spesa ammissibile, con un massimo di 50mila euro per singolo intervento. Le domande potranno essere presentate dal 1 al 31 ottobre 2024, esclusivamente via Pec e per il tramite delle Diocesi competenti per territorio.

“L’approvazione di questa delibera è un segnale concreto dell’attenzione che la Regione riserva alla tutela del nostro patrimonio culturale – ha dichiarato il vicegovernatore -. Questo provvedimento vuole sostenere parrocchie e comunità religiose nel fondamentale compito di conservare e valorizzare i loro beni culturali, garantendo che questi tesori possano essere tramandati alle future generazioni.”

I criteri per la predisposizione della graduatoria includono la rilevanza artistica, storica e culturale dei beni, l’urgenza dell’intervento per garantire la conservazione, e la capacità dell’ente richiedente di assicurare la futura fruibilità del bene. La valutazione avverrà sommando i punteggi attribuiti dalle Diocesi e quelli assegnati dalla commissione regionale competente, per un massimo complessivo di 12 punti; in caso di parità di punteggio, sarà data priorità agli interventi che hanno ottenuto un punteggio maggiore nella valutazione della commissione e che prevedono una spesa complessiva superiore.

Sono ammissibili le spese per il pagamento degli onorari dei restauratori, l’acquisto di materiali necessari alla conservazione e il compenso per consulenze esterne, purché sostenute successivamente alla presentazione della domanda e debitamente documentate.