Le operazioni della Squadra mobile di Udine.
Nell’ultimo periodo, personale della Squadra Mobile di Udine ha dato corso ad alcune misure coercitive della libertà personale, nei confronti di alcuni soggetti domiciliati in questa provincia. Fra questi, vi è un 28enne cittadino marocchino, domiciliato in un Comune del Friuli centrale, che veniva tratto in arresto in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura di Alessandria, che prevede la sua reclusione per 3 anni e 2 mesi, per eventi predatori avvenuti nel 2017 in quella provincia.
È stato rintracciato anche un 29enne albanese, residente a Udine, il quale è stato carcerato perché deve scontare una pena di 5 anni, provvedimento emesso dalla Procura presso la Corte D’Appello di Trieste a seguito della condanna per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini avevano permesso di accertare che questi, nel 2013, nell’ambito di una strutturata organizzazione transfrontaliera dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aveva avuto un ruolo di collettore fra dei passeur e i referenti del sodalizio.
A carico di un connazionale 6lenne, è stata ripristinata la misura cautelare in carcere a seguito del dispositivo del Tribunale del Riesame di Trieste. L’uomo è indagato nell’ambito di una recente attività investigativa che lo vede coinvolto in un sodalizio dedito al traffico di sostanze stupefacenti dall’Olanda all’Italia.