Raccolta firme contro le liste di attesa negli ospedali del Friuli.
L’Associazione Diritti del Malato Udine celebra il raggiungimento di un importante traguardo: la raccolta di oltre 5000 firme nella petizione popolare avviata a gennaio 2020, a favore della riduzione delle liste di attesa negli ospedali del Friuli Venezia Giulia.
Dopo quattro anni di intenso impegno su tutto il territorio provinciale, attraverso l’organizzazione di banchetti e il coinvolgimento attivo di decine di volontari ogni fine settimana, l’associazione ha sensibilizzato la comunità sulla problematica dei tempi d’attesa e la necessità di interventi immediati per migliorare l’accesso alle visite mediche specialistiche e agli esami diagnostici in FVG, ascoltando lamentele, richieste e sfoghi di cittadine e cittadini.
La raccolta firme rappresenta un passo avanti significativo nella richiesta di miglioramenti al sistema sanitario regionale. L’obiettivo successivo è il deposito delle firme presso il consiglio regionale che avverrà nelle prossime settimane, mirando a promuovere azioni concrete per affrontare le sfide delle liste di attesa e ottimizzare l’efficienza del sistema. Nel testo della petizione si richiede, agli amministratori regionali, la realizzazione in tempi certi degli interventi promessi in Legge Riforma Sanità Riccardi-Fedriga.
Inoltre, l’Associazione ribadisce l’importanza dell’applicazione dell’articolo 12 della legge regionale numero 7 del 2009. “Questo articolo concede al cittadino residente in Friuli Venezia Giulia il diritto di richiedere la prestazione presso qualunque centro regionale, compresi quelli privati accreditati e convenzionati, se la prestazione non viene erogata entro centoventi giorni dal servizio pubblico – spiega l’Associazione -. Tale prestazione sarà comunque a carico del Servizio Sanitario Regionale senza gravare quindi sul cittadino. Un articolo previsto per legge ma attualmente non applicato dall’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale”.
Anna Agrizzi, Presidente dell’Associazione Diritti del Malato Udine, esprime la necessità di passare dalla discussione all’azione: “Ora chiediamo azioni concrete. Sappiamo che ci vorrà del tempo, ma è il momento di agire. Abbiamo ascoltato le preoccupazioni dei cittadini friulani stanchi di questa situazione. La salute è un bene imprescindibile, e la sanità pubblica deve essere garantita. Nel frattempo, auspichiamo l’applicazione dell’articolo 12 come previsto dalla legge.”