La protesta in piazza XX Settembre a Udine contro la guerra.
“Nato please”, “Fermate la guerra”, “Basta Putin”, “Non sono un codardo ma ho paura di Putin”, “Le lacrime delle madri ucraine non si asciugano”. Sono alcuni dei cartelli innalzati al cielo, questa mattina, da piazza XX Settembre a Udine contro la guerra dell’Ucraina. Dopo la manifestazione di ieri davanti alla Prefettura, in tantissimi sono tornati in strada in questa seconda giornata di mobilitazioni, sotto l’organizzazione dall’associazione “Ucraina-Friuli”, per sensibilizzare l’attenzione, se ancora ce ne fosse bisogno, sui pericoli di questo conflitto. Ma anche per mostrare vicinanza al popolo ucraino sotto le bombe e dare seguito alle prime azioni concrete di aiuto: dalla raccolta di fondi ai farmaci.
Un tema verso cui ieri si è già mossa la Caritas diocesana, sponsorizzando una giornata di digiuno per Mercoledì delle ceneri e destinando i risparmi ad un conto corrente dedicato per gli aiuti. L’altro tema che diventerà molto caldo, nei prossimi giorni, in Friuli riguarderà l’accoglienza dei rifugiati. Un argomento su cui è intervenuta anche la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, che ha segnalato “la necessità di stabilire tempestivamente delle regole per l’accoglienza anche dal punto di vista sanitario. Oltre naturalmente all’allestimento di quanto necessario per un’ospitalità dignitosa ai profughi”. Un’altra giornata di attesa, quindi, per capire le evoluzioni che questa guerra potrà avere e le sue conseguenze.