Al via il turismo delle radici: emigrati e discendenti in Friuli per riscoprire le origini

Il progetto turismo delle radici finanziato col Pnrr.

Un turismo di ritorno, alla scoperta delle proprie origini e dei luoghi, delle tradizioni e della cultura che hanno segnato la storia della propria famiglia: è il turismo delle radici, un nuovo progetto finanziato dal Pnrr che punta ad attrarre, come visitatori, i discendenti dei friulani che emigrarono in cerca di fortuna.

“Un progetto, all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che punta a dare un ulteriore slancio a un settore come il turismo e, allo stesso tempo, a ricostruire un collegamento con i discendenti di chi in passato emigrò dalla nostra regione per lavorare” ha spiegato l’assessore regionale all’immigrazione Pierpaolo Roberti a margine di una riunione in videoconferenza con Giovanni Maria De Vita, consigliere d’ambasciata e responsabile nazionale del progetto Pnrr ‘Turismo delle radici’ del Ministero degli Affari esteri, e Marina Gabrieli coordinatrice nazionale del Progetto.

Come ha spiegato l’assessore, il progetto finanzia una proposta presentata da un gruppo di soggetti che dovranno poi costituirsi in un nuovo soggetto giuridico. Per promuovere l’iniziativa saranno quindi coinvolte le sette associazioni di corregionali all’estero riconosciute dalla Regione puntando a coinvolgere nipoti e i pronipoti di chi dalle nostre terre partì per cercare fortuna all’estero.

Nel lavoro che spetta alla Regione, quello di promozione, saranno coinvolti anche gli assessorati
al turismo e alla cultura nell’ottica di due date importanti: il 2024, in quanto anno delle radici italiane nel mondo, e il 2025, con Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura.

Altro punto nodale del progetto è quello relativo alla creazione di figure professionali formate per mettere in atto un’azione promozionale e di assistenza verso i potenziali turisti, ad esempio offendo un supporto nel ricercare, attraverso la genealogia, i luoghi di origine e le offerte turistiche di soggiorno correlate. “Si potranno in questo modo – ha aggiunto Roberti – individuare degli itinerari di interesse legati alle radici ricostruendo le singole storie familiari”.

L’Amministrazione regionale sta quindi collaborando con il Ministero nella mappatura di tutti gli eventi culturali – e non solo – finalizzati alla promozione del turismo delle radici, i quali saranno inseriti nella piattaforma nazionale in cui confluiranno tutte le manifestazioni.