Il progetto degli studenti del Malignani: il razzo Arturo 3 s’invola a 1500 metri

Il razzo progettato e lanciato dagli studenti del Malignani.

Il razzo Arturo 3 si è staccato da terra spingendosi verso l’alto e raggiungendo in pochi secondi l’altezza stimata di 1500 metri dal suolo: una grande emozione per gli studenti del Malignani che lo hanno progettato e lanciato dalla pista di Lavariano.

Il vettore, lanciato dalla pista di Lavariano messa a disposizione dal gruppo 250° RAF Squadroon, presieduto da Gianni Caporale, ha rispettato perfettamente la sequenza dell’apertura degli stadi e rientrando a terra con il proprio paracadute. “Certo – ha commentato il professor Mauro Fasano -, è solo un lontano parente dei vettori italiani che sotto la guida del professor Broglio lanciarono l’Italia nello spazio (terza al mondo dopo URSS e USA), ma comunque capace di dare la stessa emozione al momento dello stacco da terra”.

Soddisfatti gli studenti delle sezioni Trasporti e Logistica Aeronautica e Informatica e Telecomunicazioni coordinati dai professori Mauro Darida e Claudio Giusto, e ancor di più gli allievi Sorrentino e Bellina che del progetto hanno fatto argomento di studio durante l’anno. Soddisfazione ed emozione palpabile tra tutti i presenti tra cui molti docenti del Malignani e persino appassionati da Veneto per vedere questo piccolo prodigio della tecnica.

“Ora si può affermare che il Centro Missilistico Malignani – ha continuato Fasano -, ha preso nuova forza dopo la premessa del 2017 e a distanza di 40 anni dal primo lancio dalla laguna maranese”.

Intanto si stanno già pensando le migliorie da apportare al razzo in fatto di stabilità di volo, rampa di lancio ma soprattutto di elettronica di bordo che quest’anno ha dato bella prova di sè raccogliendo i dati di telemetria. E’ stata infatti ventilata l’ipotesi di una collaborazione con l’Aeronautica militare per il controllo radar dello spazio aereo.