Il progetto coordinato da Ceccarelli Group di Udine.
Quasi 60 mila mascherine distribuite da aprile a dicembre a più di 30 tra strutture sanitarie e ospedaliere, associazioni, medici, Comuni, case di riposo e aziende di trasporto pubblico della provincia di Udine. Un minuzioso e attento lavoro, frutto dell’impegno e della dedizione di oltre 70 tra donne e uomini e, più in generale, dello spirito di una solidarietà tutta made in Friuli.
È il bilancio del progetto “Friuli solidale” che Ceccarelli Group di Udine ha pensato e coordinato già a partire dalla prima ondata della pandemia di Covid 19. “Un’idea – spiega Luca Ceccarelli, presidente del gruppo operante nei settori trasporti e logistica – partita da mio padre Bernardino. Com’era nel suo spirito, infatti, non ha esitato un attimo a contribuire in un momento difficile come quello in cui tutti ci siamo trovati a vivere all’esplodere dei contagi. Un’idea partita da lui – prosegue – ma subito sposata convintamente da tutta l’azienda che ringrazio, così come tutti quelli che in vario modo hanno contribuito a realizzare”.
È così che la macchina organizzativa si è messa subito in moto, grazie anche all’immediato supporto e sostegno di tantissime realtà regionali che, in breve tempo, hanno voluto contribuire economicamente al progetto fino a raggiungere la cifra di quasi 18 mila euro.
Non meno importante è stato l’impegno profuso da Confartigianato Udine che ha subito messo a disposizione 10 sarte artigiane che si sono sommate agli oltre 60 volontari, tra donne e uomini, che nella loro genuina semplicità hanno deciso di prendere in mano ago e filo con lo scopo di aiutare gli altri. Seduti al tavolo, notte e giorno, durante il primo lockdown hanno cucito 57 mila 300 mascherine e preparato oltre 200 kit pronti per essere distribuiti a chi ne aveva più bisogno.
“Quella delle nostre sarte è stata una risposta generosa e tempestiva – commenta il presidente di Confartigianato-Imprese Udine, Graziano Tilatti: hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro capacità senza esitazione, per dare una mano nel momento in cui mascherine non se ne trovava da nessuna parte. A loro va il mio più sincero ringraziamento. A loro e al compianto presidente Bernardino Ceccarelli, che fino alla fine si è dedicato alla promozione del lavoro e della solidarietà a favore del Friuli, terra cui era fortemente legato e che gli deve molto”.
L’impegno del progetto Friuli Solidale, oltre a quello economico, è stato mettere insieme e coordinare la buona volontà della gente friulana. “All’inizio della pandemia, come molti ricorderanno, – racconta l’amministratore delegato di Ceccarelli Group, Gabriel Fanelli – molte realtà si sono trovate a fare i conti con la carenza di mascherine. Era quasi impossibile trovarne in commercio e così ci siamo attivati per realizzarle a mano grazie alla solidarietà disinteressata del popolo friulano che, sia economicamente, sia con il proprio lavoro a mano, ha contribuito a colmare, almeno in parte, quella carenza. Per tutto questo impegno – conclude – non possiamo che dire grazie a tutte e tutti quelli che, a fronte di un momento di grande difficoltà, hanno trovato la forza e la buona volontà di partecipare a questo progetto”.
Durante l’estate il calo, ma con la ripresa dell’autunno è tornata a riaffacciarsi nuovamente l’emergenza sanitaria e la conseguente domanda di mascherine. Da qui l’impegno nella distribuzione fino al dicembre scorso.
Tanti, si diceva, gli sponsor che hanno voluto contribuire e ai quali il Gruppo Ceccarelli e Confartigianato Udine sentono di mandare un sentito ringraziamento: privati cittadini, aziende come Multiservizi Galileo, e istituti bancari del territorio come Banca di Cividale, Bancater Credito Cooperativo Fvg e Primacassa.