Ha chiuso il Macaia, storico locale per ballare in Friuli
Prima le chiusure per il coronavirus, poi il caro bollette, fino alla decisione estrema: chiudere il locale.
Sabato 24 settembre, infatti, si è chiusa l’avventura del Macaia, storico locale del divertimento in Friuli, a Castions di Strada, riferimento per chi amava il reggaeton, il latino americano e la musica commerciale. Non solo, spesso, nell’ampio parcheggio venivano anche organizzati raduni di auto.
“Io lavoravo lì da sette anni, da quando nel 2015 aveva aperto come discoteca – racconta l’ultimo gestore, Massimo Schiff -, ma si tratta di un posto storico: prima, infatti, era ristorante e balera dove si andava a ballare il liscio. Nell’ottobre del 2019 l’ho preso in gestione io, nel marzo del 2020 sono arrivate le chiusure per il covid. Sappiamo bene come sono andati questi anni”.
E se la prova della pandemia non fosse bastata, poi ci si è messo il caro energia: “A locale chiuso – racconta ancora Schiff -, ci sono arrivate bollette dell’energia elettrica per 2mila euro. Il posto è molto ampio e ha alti costi di gestione. Tutto questo susseguirsi di cose mi ha spinto a decidere di chiudere”.
Se per ora non è all’orizzonte una nuova apertura per il Macaia, Schiff invece non vuole abbandonare questo mondo e ci riprova con un altro locale: “Ho preso in gestione una discoteca più piccola, con costi di gestione si spera minori, che aprirà il 15 ottobre. Ma dopo sette anni al Macaia, una lacrimuccia scende, a me e anche ai frequentatori affezionati”.