Francesca Diorama è diventata presepista “per caso”.
Si chiama Francesca Lamon, in arte Francesca Diorama, vive a San Michele al Tagliamento, in provincia di Venezia, ma lavora a Latisana, nel suo amato Friuli. Quel Friuli che lei stessa ha più volte rappresentato nelle opere realizzate che le hanno dato modo di farsi conoscere nel giro di poco tempo ad un pubblico non solo di appassionati, ma anche di esperti.
L’avventura di Francesca inizia poco meno di tre anni fa, in piena pandemia, con l’obiettivo di costruire, a ridosso del periodo natalizio, un presepe per fare in modo di far assaporare ai propri figli lo spirito natalizio, nonostante le condizioni del tempo non lo permettessero.
“L’intento con il quale ho iniziato a costruire il mio primo presepe è stato quello di trasmettere la magia del Natale ai miei figli, quella stessa magia che mi ha trasmesso mio padre -confida Francesca – volevo rappresentare il castello di Erode copiando la facciata del castello di Miramare“.
Cosi, nel 2020, ha realizzato il castello con materiali di polistirolo, cartone, gesso rapido e colori a tempera, e dando vita anche alla costruzione di alcune abitazioni e una scala di sughero e corteccia, creando un presepe di ben 3 metri x un metro e mezzo.
“Ho scoperto un mondo davvero vasto dietro alla costruzione dei presepi, ho conosciuto tecniche nuove – spiega l’artista, che prosegue con entusiasmo – a Natale del 2022 il presidente della Proloco di Pordenone mi ha chiesto di esporre al museo delle scienze naturali della città il mio presepe, ed ho scelto la struttura che a mio avviso risultava essere più adeguata, ovvero la loggia municipale proprio di Pordenone, il che ha avuto un grande successo”.
“Ho adeguato la mia creazione, rivisitandola, invecchiando alcuni particolari rendendoli vissuti, ho usato il polistirene estruso, il legno di Balsa, gesso rapido, l’ho inoltre colorato con terre ossidi e pigmenti e arricchito di licheni – prosegue Francesca -; la mostra ha avuto un successo al di sopra di tutte le aspettative, ed è stato proprio da lì che ho spiccato il volo ed ho iniziato a farmi conoscere in questo ambito, dando vita anche tramite social a quello che è ad oggi il mio nome d’arte, ossia Francesca Diorama”.
Già entrata in questo mondo a gamba tesa con il consenso di migliaia di utenti che ammirano costantemente le sue opere, Francesca si ritrova a visitare l’arena di Verona e ad avere una sorta di illuminazione: realizzare l’Arena in arte povera. Cosi, con l’ausilio di Alessandro, un collega di Milano, decidono di candidarsi per entrare a far parte della cerchia di presepisti accolti nella magica Arena nel periodo natalizio.
Detto, fatto. L’associazione “Verona per l’Arena” ha accolto con grande orgoglio i nuovi talenti. “Ho deciso di realizzare l’Arena senza cancelli, in segno di pace e libertà, otto mesi intensi di lavoro, mattone su mattone, con parti in polistirene inciso ed alcuni oggetti naturali creati a mano, mentre il collega ha realizzato la casa di Giulietta, entrambe simboli chiave della città, abbiamo unito i due elementi creando un contesto astratto dove, nel nostro immaginario, Maria e Giuseppe, non trovando alloggio nell’anfiteatro, vengono ospitati nella casa di Giulietta”, dice Francesca.
Un’artista che in soli tre anni ha raggiunto livelli altissimi, ritagliandosi il tempo da dedicare alla sua grande passione durante le pause lavoro e ricevendo anche richieste di consulenze da grandi nomi di questo ambiente. “Sono onorata di essere riuscita ad esporre alla rassegna di Verona “Presepi dal mondo a Verona” che è ospitata nel palazzo della Gran Guardia dal 18 novembre al 14 gennaio dalle 9 alle 20. Con l’augurio possa essere la prima di una lunga serie di esposizioni, auspico di trasmettere ai bambini la stessa emozione e magia del Natale che io stessa ho provato in tenera età”, conclude Francesca.