La presentazione del presepe di Sutrio.
E’ stato presentato oggi il presepe di Sutrio che da sabato 3 dicembre all’Epifania sarà esposto in piazza San Pietro a Roma per le festività natalizie. Il Presepe del Natale 2022 in Vaticano, realizzato da un team di artisti ed artigiani del legno che da decenni sono attivi sul territorio, rappresenta la natività a grandezza naturale, scolpita in grossi tronchi di legno di cedro e sarà inaugurato alle 17 di sabato, dopo che in mattinata una delegazione del Friuli Venezia Giulia, guidata dal governatore Fedriga, sarà stata ricevuta dal Santo Padre in Vaticano.
“Da inizio legislatura questa è la seconda occasione in cui il Friuli Venezia Giulia contribuirà all’allestimento natalizio di piazza San Pietro – ha commentato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga -. La prima è stata nel 2018 con l’abete, al quale sabato si aggiungerà ora il presepe di Sutrio. Si tratta di una vetrina importantissima per la nostra regione, che mette a disposizione della comunità globale l’eccellenza artistica del Friuli Venezia Giulia e lo fa guardando alla sostenibilità ambientale. Inoltre, la scelta di usare le radici degli alberi spezzati dalla tempesta Vaia per realizzare la culla dove sarà deposta la raffigurazione di Gesù bambino stabilisce un importante collegamento spirituale tra la natività e la nostra regione. Questa scelta racchiude un messaggio di rinascita che, oltre a impreziosire la qualità dell’opera, trasmette i valori fondanti del Friuli Venezia Giulia”.
Il governatore ha evidenziato che “la presenza del presepe di Sutrio a Roma per il Santo Natale avrà ricadute rilevanti per la conoscibilità della nostra terra e per la valorizzazione della montagna. PromoturismoFVG attuerà quindi una campagna promozionale basata su 8 video teaser che saranno trasmessi sui canali social per raccontare e promuovere il presepe che, una volta terminate le festività, verrà riportato a Sutrio per essere nuovamente esposto”.
L’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini ha rimarcato che “è un’occasione imperdibile per far conoscere le bellezze e le ricchezze, in questo caso artistiche, del Friuli Venezia Giulia al mondo intero. L’abilità degli undici artisti che hanno plasmato dal legno delle nostre terre le figure del presepe sono la dimostrazione delle grandissime abilità e dell’ingegno degli artigiani della regione. In questi anni il nostro meraviglioso Friuli Venezia Giulia è stato al centro di un percorso di valorizzazione che sta portando ricadute concrete e l’Amministrazione regionale intende continuare con convinzione su questa strada”.
Il sindaco di Sutrio Manlio Mattia ha spiegato come l’impegno per questo progetto, che avrà valenza mondiale, risalga al 2020 e come il suo intento sia di esprimere, attraverso il presepe, i valori della cristianità e dell’umanità. Infine, Monsignor Guido Genero, intervenendo in rappresentanza dell’Arcidiocesi di Udine, ha sottolineato come il presepe sia una professione di fede realizzata con le immagini e come questa rappresentazione metta in luce l’umanità di Dio che nasce come un bambino.
Il presepe, sostenuto dalla Regione e PromoTurismoFVG d’intesa con l’Arcidiocesi di Udine, ha una superficie totale di 116 metri quadrati sui quali sono disposte 18 statue ricavate da tronchi di legno massello di cedro. L’allestimento è stato concepito con grande attenzione ai valori della sostenibilità; la culla che ospiterà il bambino è stata realizzata dal direttore artistico del progetto Stefano Comelli assieme a Martha Muser e ricavata dall’intreccio delle radici di alberi abbattuti dalla tempesta Vaia. Ogni personaggio dell’opera brillerà, inoltre, grazie al progetto di light design donato al Comune di Sutrio dalla ditta croata Skirà.
A fare da sottofondo musicale al presepe saranno inoltre le melodie e le canzoni di alcuni artisti del Friuli Venezia Giulia: due brani del coro di Ruda accompagneranno la cerimonia dell’accensione delle luci del presepe, inoltre “è Natale” intonata da Andrea Nassivera e altri dieci brani, di cui due realizzati dal carnico Lino Straulino, che faranno da sottofondo al presepe per tutto il periodo di permanenza dell’opera a Roma.