L’edizione 2025 del Premio Nonino.
Il Premio Nonino compie 50 anni e dedica l’edizione 2025 a Benito Nonino, il “padre della grappa italiana”, scomparso lo scorso luglio. Per quest’anno, la giuria, presieduta da Antonio Damasio, e composta da Adonis, Suad Amiry, John Banville, Luca Cendali, Mauro Ceruti, Jorie Graham, Amin Maalouf, Claudio Magris, Norman Manea ed Edgar Morin ha assegnato i riconoscimenti a:
- Ben Little e il Vitigno Pignolo – Premio Nonino Risit d’Aur Barbatella d’Oro 2025
- Michael Kruger – Premio Internazionale Nonino 2025
- Dominique de Villepin – Premio Nonino 2025
- Germaine Acogny – Premio Nonino 2025 “Maestra del nostro tempo”
La consegna dei premi e le celebrazioni per i 50 anni dell’istituzione del Premio Nonino 1975-2025 avranno luogo presso le Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto, sabato 25 gennaio 2025 alle ore 11.00 (si può seguire in live streaming su grappanonino.it dalle 12.15).
Le motivazioni del Premio Nonino 2025.
PREMIO NONINO RISIT D’AUR – BARBATELLA D’ORO 2025
BEN LITTLE e il VITIGNO PIGNOLO
Nei cinquant’anni dalla fondazione del Premio, il Nonino Risit d’Aur vuole richiamare l’attenzione sulle motivazioni della sua nascita, sui preziosi vitigni autoctoni friulani che negli anni ‘70 erano in via di estinzione perché il loro nome non era inserito tra i vitigni autorizzati della regione.
Irlandese di nascita e friulano di adozione, Ben Little si innamora dell’antico vitigno friulano a bacca nera e gli dedica anni di studi e di ricerche, studi che raccoglie nel libro autopubblicato ‘Pignolo Cultivating the Invisible’. Nel 2023 fonda l’Associazione del Pignolo del Friuli Venezia Giulia che con oltre 34 soci attivi è la più grande associazione di vignaioli nella regione, per unire le energie di vignaioli, ricercatori e appassionati del leggendario Pignolo, promuoverlo, valorizzarlo e farlo conoscere fin nel cuore della Cité du Vin a Bordeaux e a Napa Valley.
Consegna il premio Giannola con Cristina, Antonella e Elisabetta Nonino
PREMIO INTERNAZIONALE NONINO 2025
MICHAEL KRÜGER
Che cosa significa essere uno scrittore? Se non fossimo capaci di rispondere a tale domanda radicale potremmo inventare Michael Krüger, ma neppure questo sarebbe facile, perché Michael ha sempre tante cose da dire, cose della vita e della Storia; leggendo ciò che lui scrive scopriamo che si tratta anche di nostri sentimenti e pensieri, ma abbiamo bisogno che lui li scopra nei suoi articoli, nei suoi romanzi e racconti, nelle sue poesie per farli nostri e scoprire che è lui che ce li tira fuori e che, dopo averlo letto, siamo diventati un po’ più noi stessi.
Consegna il premio Claudio Magris
PREMIO NONINO 2025
DOMINIQUE de VILLEPIN
Dominique de Villepin, diplomatico, letterato e intellettuale, è una voce nobile e di alto valore morale. Fin dai tempi dello storico discorso tenuto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU nel 2003, con i suoi interventi lucidi e coraggiosi sugli eventi che segnano la nostra epoca, dall’Ucraina a Israele, a Gaza e non solo, fa comprendere, senza polemica violenta, tutta la drammatica situazione internazionale.
Il suo è un vibrante appello a non rassegnarsi all’inevitabilità della guerra e al ricorso alla forza; un appello al dovere di verità di fronte ai terribili avvenimenti che si stanno consumando in molti luoghi del pianeta; un appello continuo al diritto e al dovere di sapere, e a non volgere lo sguardo dall’altra parte, e a trovare una via diplomatica per la soluzione dei conflitti; un potente
appello a una coscienza universale capace di riconoscere che la tragedia di alcuni è la tragedia dell’umanità intera; e infine un appello all’azione, alla conoscenza e alla coscienza per riconoscere l’umanità che ci unisce.
Consegna il premio Edgar Morin
PREMIO NONINO ‘MAESTRA DEL NOSTRO TEMPO’ 2025
GERMAINE ACOGNY
La danza esprime le voci più arcane della terra. Terra la cui salvaguardia e la sua cura sono sempre state le ragioni del Premio Nonino. Germaine Acogny è considerata la madre della danza contemporanea africana. Africa genitrice ancestrale della nostra genia. Portando in tutto il mondo la sua arte con spettacoli e fondando scuole.
Ma quando Madame Acogny danza sulla battigia o tra gli alberi delle foreste, il suo corpo diventa preghiera. Il poeta mistico persiano Rumi scrisse: colui che conosce il potere della danza vive in Dio. La danza è gioia divina e Germaine Acogny é la danza.
Consegna il premio Mauro Ceruti