Petizione popolare per il rispetto dei tempi di attesa delle visite mediche.
Prende il via in Friuli una petizione popolare per chiedere che vengano rispettati i tempi di attesa per visite mediche ed esami nella sanità pubblica: a lanciarla sono stati cinque comitati, “Io voglio l’ospedale a Cividale”, “Tutela della salute nelle Valli del Natisone”, “Gemonesi a difesa del San Michele”, “Pedemontana Viva Maniago” e “No tagli alla sanità Sacile” con il supporto dell’Associazione Diritti del Malato della provincia di Udine.
Presentata oggi a Udine, l’iniziativa “PRIMA LA SALUTE: garantire il rispetto dei tempi di attesa della sanità pubblica; garantire nei fatti il medico di medicina generale e la guardia medica a tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia” vedrà impegnati nelle piazze di tutto il Friuli Venezia Giulia decine di volontari nella raccolta delle firme a sostegno delle proposte contenute nel documento e rivolte al Consiglio regionale.
“Il nostro obiettivo – hanno spiegato i promotori – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della salute, questione centrale nella vita quotidiana di tutti noi. La sanità regionale è in grande difficoltà in vari settori e per molte ragioni. I problemi da affrontare sono tanti e al Consiglio regionale, attraverso questa petizione, chiederemo di affrontare e risolvere senza ulteriori tentennamenti le annose questioni legate alle lunghe liste d’attesa, alla carenza di medici di medicina generale e alla difficoltà del servizio di guardia medica“.
Le proposte dei promotori.
“La petizione – hanno proseguito i promotori – propone di mettere in campo alcune azioni: attivarsi per agevolare le iscrizioni alle facoltà regionali di Medicina e ai corsi di medico di medicina generale e alla laurea infermieristica per sopperire a quella che è diventata ormai una cronica carenza di professionisti in Friuli Venezia Giulia; investire risorse economiche per valorizzare, potenziare e fidelizzare il personale sanitario negli Ospedali pubblici e nel territorio, evitando la fuga dei professionisti, formati grazie agli investimenti del sistema pubblico, nel settore privato; implementare tutte le misure necessarie, anche economiche, affinché si possano portare a lavorare in FVG le professionalità sanitarie che oggi non considerano attrattivo il servizio sanitario della nostra regione”.
Con la petizione, i promotori chiedono inoltre alla Regione di attivarsi affinché le Aziende sanitarie applichino senza esitazione l’art. 12 della LR 26 marzo 2009 n. 7, che prevede il pagamento diretto da parte dell’azienda sanitaria delle prestazioni effettuate dal cittadino presso altre strutture qualora non siano rispettati i tempi previsti. “Per quanto ci riguarda – hanno concluso i Comitati – continueremo la nostra azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica perché siamo convinti che una sanità migliore sia possibile e doverosa”.