In Friuli Venezia Giulia sono 120 le scuole coinvolte nel progetto Patentino per lo Smartphone.
Il progetto “Patentino per lo Smartphone” continua a crescere: sono 120 le scuole coinvolte in Friuli Venezia Giulia, 20 in più di quanto preventivato, e giungono richieste da tutta Italia. Alla fine dell’anno scolastico appena concluso, è tempo di tirare le somme per l’associazione MEC.
I risultati sono oltremodo positivi: superato infatti l’obiettivo delle 100 scuole secondarie di primo grado previsto per il terzo anno di sperimentazione del progetto supportato dalla Regione FVG, dalla Fondazione Friuli, in collaborazione con l’ISIS Magrini-Marchetti di Gemona del Friuli. Questi i numeri: 260 classi, 5.600 studenti, 1.200 insegnanti e 2.600 genitori.
Risposta positiva del territorio.
Insegnanti, studenti e genitori che hanno partecipato al progetto nell’anno scolastico 22-23, ma anche le amministrazioni comunali, hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa, che si consolida di anno in anno: è quasi del 100 per cento il livello di adesione delle scuole che ogni anno scelgono di continuare e riproporre nelle classi prime il percorso formativo da 10 ore. Ciò rappresenta un elemento positivo per le ricadute in termini di efficacia dell’azione che da un lato vuole prevenire comportamenti a rischio da parte degli studenti e dall’altro far sviluppar loro competenze di cittadinanza digitale.
Un modello nazionale
Il Friuli Venezia Giulia si pone all’avanguardia in Italia in questo ambito, grazie al progetto del “Patentino per lo Smartphone”: giungono infatti in questi giorni numerose richieste per aderire al progetto anche da parte di altre regioni italiane, tra cui il Veneto, la Lombardia, il Lazio, la Sicilia e da San Marino,a dimostrazione del crescente interesse verso questa iniziativa a livello nazionale. In Trentino Alto Adige, dove il percorso è cominciato lo scorso anno scolastico e si è concluso con riscontri molto positivi, si svilupperà anche in lingua tedesca per la provincia autonoma di Bolzano; l’associazione MEC è al lavoro per produrre materiali didattici anche in favore delle minoranze slovene.
La novità di quest’anno: il Patentino per genitori digitali
Nei territori dove il percorso scolastico è stato introdotto è stata coinvolta la comunità: ragazzi, insegnanti, famiglie, amministrazioni comunali e forze dell’ordine, che hanno partecipato in ogni scuola alla cerimonia conclusiva di consegna del Patentino per lo smartphone, momento fondamentale del percorso per far percepire ai ragazzi la presenza e l’attenzione del mondo adulto. Per la stessa esigenza, nel mese di maggio è stato introdotto, su richiesta proprio di tanti genitori, il Patentino per genitori digitali, preziosa occasione di promozione del benessere digitale in famiglia, di approfondimento e aggiornamento sul delicato tema dell’educazione nell’era di Internet: l’iniziativa, che ha visto la partecipazione di 400 genitori nel mese di maggio, è una risposta concreta per conoscere i rischi e le opportunità di Internet in relazione al difficile compito di accompagnare nel Web i propri figli in tutta sicurezza, e verrà riproposta anche il prossimo anno.
Gli obiettivi del patentino per lo smartphone
In un contesto in cui l’utilizzo non regolamentato di Internet è diventato una realtà preoccupante, diventa fondamentale per gli adulti accompagnare i giovani verso un uso più consapevole, attivo e positivo della tecnologia, sviluppando competenze di cittadinanza digitale: per questo il percorso del Patentino non si occupa solo di sensibilizzazione, ma anche costruzione di competenze, come ad esempio saper analizzare l’affidabilità di fonti, di informazioni e di contenuti digitali, essere in grado di proteggere la propria reputazione, rispettare i dati e le identità altrui, essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere fisico e psicologico; essere in grado di proteggere sé e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali; essere consapevoli di come le tecnologie digitali possono influire sul benessere psicofisico e sull’inclusione sociale, con particolare attenzione ai comportamenti riconducibili al bullismo e al cyberbullismo.
Il percorso e la piattaforma online
In sintesi, il “Patentino per lo Smartphone” consiste in un percorso formativo di 10 ore svolte in classe, affrontando tutti i principali argomenti necessari per l’uso consapevole dei media digitali. Gli studenti affronteranno compiti per casa, quiz e un test finale, che permettono di valutare il loro impegno e la comprensione acquisita.
Le lezioni, per gli insegnanti che scelgono di aderire al percorso, sono accessibili dalla piattaforma online Civix.fvg.it dove il docente trova un kit didattico di facile utilizzo. A loro, all’inizio di ogni anno scolastico, sono dedicate le formazioni sui 5 moduli, a cura dei formatori dell’Associazione MEC. Il progetto “Patentino per lo Smartphone” rappresenta un importante passo avanti nella promozione di una cittadinanza digitale consapevole e responsabile. Il Friuli Venezia Giulia è pronto ad assumere un ruolo guida in questa importante sfida, dimostrando ancora una volta il suo impegno verso l’educazione dei giovani e la costruzione di una società digitale più sicura e inclusiva.