Il Passo di Monte Croce Carnico chiuso da dicembre per una frana.
I presidenti della Camera di Commercio Pordenone-Udine Giovanni Da Pozzo e della Camera dell’economia della Carinzia Jürgen Mandl promuoveranno un incontro coinvolgendo le categorie economiche e i rappresentanti politici delle due regioni per sollecitare i Governi nazionali a una veloce risoluzione della viabilità transfrontaliera su passo di Monte Croce Carnico, con una doppia linea d’intervento.
“Una soluzione nel breve periodo – ha precisato il presidente Da Pozzo –, con la rapida sistemazione del percorso esistente, ma soprattutto l’impegno concreto a far partire la progettazione per una soluzione a lungo termine, che permetta per gli anni a venire un’agevole comunicazione e il passaggio di mezzi e persone in piena sicurezza fra i due versanti, friulano e carinziano”.
“Si parla da decenni di un traforo, adesso è ora di dire basta alle parole e passare ai fatti: con le tecniche più attuali si può realizzare un’opera di minimo impatto, ma basilare. Stiamo parlando di soli 3 chilometri di strada”. Un impegno concreto, quello dei due rappresentanti camerali, che si sono incontrati per programmare il prossimo meeting a Klagenfurt del Naan-New Alpe Adria Network (formato dalle Camere di Fvg, Veno, Alto-Adige, Carinzia, Stiria, Slovenia e Istria).
Con loro a Udine c’erano anche al direttore della Camera carinziana Meinrad Höfferer, la direttrice dell’Agenzia Sviluppo Impresa della Regione Lydia Alessio Vernì, il consigliere camerale Pn-Ud Alessandro Tollon e la vice-direttrice dell’area Area promozione-formazione di Tef della Cciaa Pn-Ud Barbara Nicoletti.
Tanti i temi proposti per il tavolo del Naan, dalle collaborazioni in ambito turistico e culturale (con i percorsi Mirabilia e Opus Loci) ai B2b per le imprese e altre iniziative di internazionalizzazione per categorie e realtà produttive delle aree coinvolte, come hanno spiegato Tollon e Nicoletti, mentre Alessio-Vernì ha illustrato l’azione regionale tramite Select Fvg per attrarre gli investimenti in regione.
“La priorità dell’incontro di oggi però è stata quella della logistica – ha evidenziato Da Pozzo –, perché il passo di Monte Croce bloccato rappresenta un vero problema, che impatta su Friuli e Carinzia in particolare, ma non solo”. Come ha sottolineato anche il presidente Mandl, infatti, quella viabilità è particolarmente rilevante per tutta l’Austria occidentale ma anche per il Tirolo e la Germania “in quanto veniva utilizzata moltissimo come alternativa al Brennero, in grado di decongestionare quel passante”.
Da entrambi i presidenti l’impegno dunque per “velocizzare i tempi, soprattutto stimolando la politica nazionale a sbloccare le eccessive lungaggini burocratico-amministrative – ha detto Da Pozzo –. Si tratta di mettersi subito all’opera per risistemare l’esistente nell’immediato, ma è ancora più importante che si mettano subito i ferri in acqua per progettare un’alternativa che sia valida e sicura per il futuro. Dobbiamo coinvolgere le amministrazioni regionali e le categorie dei nostri due territori affinché facciano pressing sui Governi affinché questa viabilità sia messa in agenda come la vera priorità che rappresenta per l’economia e per le relazioni internazionali”.