Il nuovo canale contributivo della Regione sarà aperto dall’1 luglio al 30 settembre
“La Regione si conferma a fianco del tessuto produttivo nella sfida della transizione energetica. Sarà, infatti, aperto a breve un nuovo canale contributivo per il sostegno all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle imprese, con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro“. Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini, commentando così la recente delibera approvata dall’Esecutivo con la quale è stato dato il via libera al regolamento rivolto alle imprese per l’installazione di impianti fotovoltaici.
Domande dall’1 luglio e fino al 30 settembre
Il canale contributivo sarà aperto il 1° luglio per chiudersi poi al 30 settembre del 2024. La procedura valutativa sarà a sportello. “Grazie all’esperienza maturata con il precedente bando fotovoltaico, che ha raccolto circa mille domande – spiega l’assessore Bini – è stato possibile predisporre un regolamento più snello, semplificando ulteriormente la burocrazia“.
“Tra le fattispecie previste, saranno finanziabili non solo nuovi impianti fotovoltaici, ma anche sistemi di accumulo funzionali allo stoccaggio di energia e sistemi di monitoraggio e gestione dell’energia intelligenti, inclusa la domotica, al fine di ridurre l’impronta energetica delle imprese”.
Beneficiari dei contributi saranno le micro, piccole, medie imprese e grandi imprese del settore manifatturiero, aventi sede legale o unità locale in cui viene realizzato l’intervento attiva nel territorio regionale.
Quali sono i requisiti richiesti
Tra i requisiti richiesti per partecipare al bando figurano anche la proprietà o disponibilità dell’immobile e l’obbligo di installazione dei moduli esclusivamente sulle coperture dello stesso. I progetti potranno avere una durata massima di 15 mesi, prorogabile di ulteriori 6 mesi, e non potranno insistere su aree protette o siti della rete Natura 2000.
Non saranno agevolabili le spese volte a realizzare una produzione eccedente rispetto al fabbisogno energetico annuo dell’impresa. Saranno ammissibili a contributo le spese per la fornitura e installazione degli impianti fotovoltaici nuovi di fabbrica, comprese le opere, gli apparati e i componenti hardware e software strettamente necessari alla realizzazione e al monitoraggio degli impianti, nel limite di 1.400 €/kWp.
Quali spese saranno coperte dal bando
La misura regionale coprirà inoltre la fornitura e installazione dei sistemi di accumulo nuovi di fabbrica, nel limite di 1.000€/kWh. Infine, il contributo è previsto anche per la copertura dei costi dei servizi complementari strettamente connessi alla realizzazione degli investimenti quali, ad esempio, la progettazione, il collaudo e oneri per la connessione alla rete elettrica.
“Fin dal primo bando – precisa Bini – questa linea contributiva è stata molto apprezzata dalle categorie economiche. L’auspicio è quello di agevolare soprattutto il tessuto delle Pmi, che potranno ricevere un aiuto fino al 50% della spesa, per arrivare a eguagliare gli standard europei in termini di efficientamento energetico. Proprio per questo, come già dimostrato in questi anni, siamo pronti a rivedere le risorse stanziate sulla base delle domande che arriveranno”.
Nel dettaglio, per gli impianti di potenza nominale fino a 1.000 kWp l’intensità di aiuto applicabile sarà pari al 50% per micro e piccole imprese, al 40% per le medie e al 30% per le grandi. Invece, per gli impianti di potenza nominale compresa tra 1.000 e 3.000 kWp l’intensità sarà pari al 20%. La percentuale scenderà al 10% per impianti compresi tra 3.000 e 5.000 kWp.
Il limite minimo di spesa ammissibile sarà di 20mila euro mentre il contributo massimo concedibile a ciascuna impresa sarà di 500mila euro. I contributi potranno essere liquidati in via anticipata, nella misura del 70 per cento dell’importo concesso.