Il nuovo obbligo per il rientro in Friuli dall’estero.
“L’azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) ha rinforzato la sorveglianza sanitaria anche sui giovani residenti in regione per contenere la diffusione del coronavirus. Inoltre, coloro che rientrano dall’estero sono obbligati a comunicarlo al Dipartimento di prevenzione”.
A darne notizia è il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, a seguito dell’incremento dell’attività registrata in questi giorni dal Dipartimento di prevenzione dell’Asufc, che ha preso in esame alcuni casi verificatisi ai villaggi Efa di Lignano e a quello di Piani di Luzza.
“Una decina di giorni fa – spiega Riccardi – al Bell’Italia, centro estivo della località balneare friulana, è giunta una ragazzina, poi risultata positiva al virus Sars Cov-2, che ha trascorso alcune ore a contatto con altri coetanei. Ventiquattr’ore dopo il suo arrivo, a seguito della comunicazione di positività del tampone che aveva eseguito in altra regione, questa persona è stata isolata in una camera, mentre la stessa cosa è stata compiuta in altra stanza per le altre quattro coetanee con le quali aveva trascorso del tempo in compagnia. L’Azienda sanitaria ha così attivato il contact tracing per individuare i loro contatti stretti, mettendo in atto le procedure di contenimento della diffusione del virus”.
A seguito di questa attività alcuni giovani sono stati posti subito in quarantena, mentre è scattata la gestione “a bolla” per un altro gruppo, più consistente, composto da educatori e ragazzi, considerati come contatti occasionali. A loro è stato raccomandato di sottoporsi ad una serie di tamponi molecolari da eseguirsi il giorno dopo e, successivamente, ogni 48 ore per individuare, quanto prima, eventuali viraggi alla positività del virus. I test eseguiti hanno dato tutti esito negativo.
“Due giorni fa – spiega ancora Riccardi – è stata rilevata invece la positività al Covid in un ospite del villaggio estivo di Piani di Luzza; a seguito di ciò è stato subito acquisito dai gestori del centro l’elenco dei soggetti appartenenti alla stessa squadra della persona risultata positiva e quindi avviato il contact tracing. Inoltre, sono stati disposti i provvedimenti di quarantena fino al 26 luglio e i relativi tamponi di sorveglianza per tutti i componenti del team di cui faceva parte il caso positivo”.
Infine, in questi giorni è emerso che alcuni maestri di sci, rientrati in Italia dopo un periodo di allenamento all’estero, sono risultati positivi al Covid. “I loro nominativi – spiega Riccardi – sono stati trasmessi al Dipartimento di prevenzione a seguito dei test compiuti nei centri tampone della regione. Si è quindi messa in moto l’attività di contact tracing, che ha permesso l’isolamento immediato di queste persone, mentre altre sono state poste in quarantena in quanto risultate essere contatti ‘di caso'”.
“Qualora un soggetto si trovi fuori domicilio o residenza nel momento in cui viene a conoscenza dell’esito positivo di un tampone e desideri rientrare presso la propria abitazione – puntualizza il vicegovernatore – si raccomanda di non utilizzare mezzi pubblici ma i trasporti privati, al fine di evitare la diffusione del virus”.
“Le persone che rientrano dall’estero – conclude Riccardi – hanno l’obbligo di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione attraverso il sito aziendale, collegandosi alla home page del sito di Asufc, accedendo alla pagina ‘Rientro in Italia’ dove è possibile ottenere le informazioni aggiornate”.