Alex Camera continua a far parlare di sé nel mondo degli sport estremi ed in particolare il trascinamento di oggetti di particolari pesi e dimensioni.
Nel novembre 2022 , dopo aver trainato in precedenza autovetture ed aerei conseguendo sempre dei nuovi record mondiali, Alex andò a conquistare un nuovo record a Primolano (Vicenza) con il traino di una carrozza ferroviaria di 14,5 tonnellate al Museo Ferroviario dove vengono custoditi degli importanti reperti storici nel campo della storia ferroviaria italiana, tra cui un treno a vapore completo del 1916 completo di vaporiera, locomotiva e carrozze; la vaporiera è il pezzo forte del museo, costruita dalle officine Breda.
Il ritorno a Primolano.
Sabato scorso Alex è tornato a Primolano per una – che doveva essere – normale sessione di allenamento. E invece Alex, stimolato dal contesto e dalla giornata favorevole, è riuscito a trainare per alcuni metri un’altra carrozza ferroviaria stavolta del peso di ben 33,5 tonnellate (33.500 chili). Non si tratta di record, in quanto mancavano i cronometristi, ma l’impresa di Alex ha comunque dell’eccezionale per quanto si è saputo migliorare rispetto alla precedente prova. Da notare anche che la pendenza del binario era praticamente nulla.
Per onor di cronaca l’impresa è stata comunque documentata con foto e video. La carrozza trainata è un altro pezzo forte del Museo, lunga 18,5 metri, fu costruita nel 1952, inizialmente per accogliere passeggeri in terza classe, ma negli anni seguenti anche in prima e seconda ed è stata da poco completamente restaurata. Prende il nome di “Corbellini” che fu il Ministro dei Trasporti italiano nell’immediato dopoguerra.
Le imprese di Alex Camera in un cortometraggio.
Si ricorda che Alex Camera in passato è stato protagonista di altre esperienze nel campo delle discipline estreme, ma in particolare ha trovato il suo terreno ideale nei record legati al trascinamento di oggetti pesanti. Recentemente è uscito il cortometraggio “Senza Limiti” dedicato a tutte le sue più importanti imprese.
Il video.
