Il furgone sequestrato per mancato pagamento dei pedaggi.
Era più volte passato ai caselli autostradali del Friuli senza saldare il dovuto. Ormai era convinto di averla fatta franca, ma non è andata così. È la sintesi del risultato di un’indagine a seguito di una querela da parte della società “Autostrade per l’Italia” a carico di ignoti, che aveva permesso di individuare un veicolo ucraino che tra il mese di luglio e agosto del 2021 era transitato più volte alle barriere autostradali, in provincia di Udine ma anche in altre località sul territorio nazionale, sottraendosi al pagamento dei pedaggi dovuti.
Per tale motivo il Tribunale di Udine sulle risultanze dell’attività di indagine, della Sezione Polizia Stradale di Udine aveva emesso un decreto di sequestro preventivo, che è stato eseguito nella giornata di domenica 30 gennaio 2022. Una pattuglia della sottosezione polizia stradale di Palmanova, con particolare riguardo a quelli diretti oltre il confine di stato, ha proceduto al controllo del veicolo segnalato nei pressi del casello autostradale di Porpetto, sequestrandolo. Alla guida del veicolo si trovava il proprietario che è indagato per truffa continuata ai danni della società Autostrade per l’Italia. La sua posizione è al vaglio della Procura della Repubblica di Udine.
A bordo del veicolo si trovavano, oltre al conducente, in quanto stavano fruendo del servizio di trasporto, una mamma con suo figlio affetto da gravi problemi di salute, ovviamente estranei a fatti, che stavano rientrando in Ucraina, loro paese di origine, dovendo il ragazzo sottoporsi a cure mediche urgenti. Al fine di tutelare queste persone, ingiustamente colpite dai comportamenti fraudolenti del conducente del veicolo, che persa la disponibilità del mezzo a seguito del sequestro, non era più in grado di completare il servizio di trasporto, una seconda pattuglia, impegnata sempre nella propria attività di vigilanza, ha preso contatti con il conducente di un mezzo simile della medesima nazionalità, casualmente fermo presso un’area di servizio e che gentilmente si è reso disponibile ad accompagnare madre e figlio a destinazione.
La polizia di Stato, tra le attività di indagine su crimini legati alla circolazione stradale, è da sempre impegnata nella repressione del fenomeno dei mancati pagamenti dei pedaggi autostradali, perpetrato in particolar modo dai veicoli stranieri in transito sulle nostre arterie stradali, che oltre al danno alle casse dell’erario, generano in parte, un mancato afflusso di risorse destinate alle manutenzioni della rete.