Muore il costruttore del ponte del Tagliamento.
Il ponte del Tagliamento ha detto addio al suo papà, l’ingegnere Paolo Petrucco, morto al termine di una malattia all’età di 91 anni. Una lunga vita la sua, lunga non solo in termini di decenni e lustri accumulati e obiettivi e imprese raggiunte. Era nato a Cividale ed entrò nell’azienda di famiglia, quella del padre nel 1930. Era già un’impresa di costruzione ben avviata la Icop di Basiliano, fondata dal padre Alvise 10 anni prima, ma Paolo gli dette una sferzata d’innovazione.
Aveva appena 30 anni quando fece costruire il ponte sul Tagliamento e il suo metodo non aveva eguali al tempo. Poi realizza sul Meduna un ponte in collaborazione con il professor Giorgio Macchi, anche questo un ponte innovativo: il primo ponte italiano a piastra continua. Ma di sue opere se ne potrebbe citare molte altre, come la strada della Val Cellina nel 1958 e poi ancora la realizzazione degli argini del Po.
Un uomo di ingegno ma anche di cuore che seppe unire questi due suoi lati in modo magistrale, impegnandosi per il continente africano. Nel Sud Sudan creò una scuola di arti e mestieri per i giovani e nel 2006 fondò l’associazione Sudin onlus. Poi nel 2009 aiuta la protezione civile a L’Aquila , come coordinatore nell’attività di costruzioni per gli alloggi di 15mila persone senza casa. Nel 2021 arriva il premio Udine città della pace del Club per l’Unesco, un’onorificenza che ha ricevuto per tutta la sua capacità e impegno che ha sempre messo in tutte le cose.