E’ morto Nevio Toneatto, un pilastro per tutti i trapiantati di cuore

Nevio Toneatto è scomparso a 63 anni all’ospedale di Udine.

Il mondo del volontariato friulano e nazionale piange la scomparsa di Nevio Toneatto, presidente dell’Associazione cardiotrapiantati italiani (Acti), morto ieri a 63 anni all’ospedale di Udine. Toneatto, figura di riferimento per chi affronta il difficile cammino del trapianto, era ricoverato dal 28 febbraio scorso. Nonostante il successo dell’ultimo trapianto di cuore, avvenuto il 15 luglio, il suo corpo non ha retto e se n’è andato attorno a mezzogiorno.

Toneatto, nato a Basiliano nel dicembre del 1960, ha attraversato una vita segnata da grandi prove. A 33 anni, una banale influenza si è trasformata in un dramma: un virus ha ingrossato il suo cuore, rendendolo incapace di funzionare correttamente. Dieci mesi in attesa di una telefonata, raccontava spesso, con gli ultimi tre mesi vissuti in un vero tormento, attaccato a una macchina che lo teneva in vita. Nel 2006, finalmente, il primo trapianto di cuore a Cattinara.

Dopo il trapianto, Nevio ha iniziato a lavorare instancabilmente a fianco dei pazienti e delle loro famiglie, offrendo sostegno e incoraggiamento. Nel 2011, è diventato presidente dell’Acti regionale, e solo un anno dopo ha assunto la guida dell’associazione nazionale, carica che ha mantenuto fino al suo ultimo respiro.

Prima di dedicarsi a tempo pieno all’Acti, Toneatto aveva lavorato come direttore tecnico del Consorzio di tutela del Montasio, carica che ha lasciato solo l’anno scorso per andare in pensione. Ma il suo impegno maggiore, negli ultimi anni, è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della donazione degli organi, battendosi affinché un numero sempre maggiore di persone potesse dire “Sì” a questo gesto di straordinaria generosità.