Benito Nonino, l’uomo che ha rivoluzionato la grappa, è morto all’età di 90 anni.
La notte scorsa si è spento Benito Nonino, l’uomo che ha “inventato” la grappa, trasformandola da liquore di osteria a prodotto apprezzato e conosciuto in tutto il mondo. Aveva 90 anni.
Benito Nonino è morto nella sua casa azienda a Percoto, dove era nato il 6 febbraio 1934. Insieme con la moglie Giannola, ha portato avanti la piccola azienda di famiglia, un tempo produttrice di ‘sgnapa’, facendola diventare poco alla volta un marchio internazionale.
L’amore di Benito per la distilleria risale all’infanzia, una passione che lo ha accompagnato per tutta la vita. Nel 1954 è sua la prima cantina d’invecchiamento della grappa. Nel 1973 realizzò una vera e propria rivoluzione nel mondo della grappa, creando la prima grappa “Monovitigno Picolit”. Questo prodotto segnò l’inizio di una nuova era per la grappa, elevandola da semplice liquore di osteria a distillato di pregio, ricercato dagli intenditori di tutto il mondo.
Uomo schivo e determinato, Benito Nonino ha lavorato per tutta la sua vita, nonostante le difficoltà fisiche che lo avevano costretto da tempo su una sedia a rotelle. Fino all’ultimo, la sua dedizione per l’azienda non è mai venuta meno.
Benito e Giannola, coppia inseparabile, hanno avuto tre figlie: Antonella, Cristina ed Elisabetta. Le tre sorelle, insieme ad alcune nipoti, continuano oggi a portare avanti la tradizione di famiglia, contribuendo alla crescita e al successo dell’azienda.
Il premio Nonino.
Il marchio Nonino ha conosciuto una crescita esponenziale, non solo a livello nazionale ma anche oltre confine. Benito e Giannola hanno anche istituito il prestigioso Premio Nonino, un riconoscimento culturale di alto livello internazionale. Il premio, che vanta una giuria composta da illustri personalità del mondo culturale, ha negli anni premiato oltre cinque scrittori che successivamente avrebbero ricevuto il Premio Nobel.