La sentenza nel processo per la tragica morte dello studente 18enne nell’ultimo giorno di stage alla Burimec di Lauzacco
E’ arrivato a sentenza il processo per la morte di Lorenzo Parelli, il 18enne di Morsano di Strada vittima di un incidente nello stabilimento della Burimec di Lauzacco nel suo ultimo giorno di stage, il 21 gennaio 2022. Gli imputati erano chiamati a rispondere di omicidio colposo, violazione delle norme antinfortunistiche e omissione di controllo.
La giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Udine, Carlotta Silva, ha condannato a tre anni di reclusione Claudio Morandini, l’operaio affiancato quel giorno allo studente dell’istituto Bearzi che si era allontanato dalla postazione (la richiesta era stata di tre anni e quattro mesi, ndr), e a due anni e quattro mesi (quattro mesi in più di quanto richiesto dalla pubblica accusa, ndr) il tutor aziendale del giovane, Emanuele De Cillia, assente il giorno dell’incidente a causa del Covid. Entrambi avevano scelto il rito abbreviato, che prevede una riduzione di un terzo della pena.
Patteggiamento per l’azienda
La Burimec, attraverso il suo legale rappresentante Pietro Schneider, aveva chiesto il patteggiamento, accolto dal Gup, per una pena di tre anni di reclusione e una sanzione pecuniaria di 23 mila euro.
I genitori di Lorenzo non si erano costituiti parte civile nel procedimento penale, in seguito al risarcimento riconosciuto dall’impresa all’esito della causa civile.
La morte del giovane studente friulano aveva profondamente colpito l’opinione pubblica, al punto che anche il Presidente Sergio Mattarella si è più volte espresso sulla tragedia e, nel mese di aprile del 2022, aveva visitato proprio l’istituto salesiano udinese, incontrando gli studenti e la famiglia Parelli.
La carta di Lorenzo
Grazie all’impegno dei genitori, nei giorni scorsi, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha sottoscritto la Carta di Lorenzo, il documento che mira a promuovere la sicurezza sul lavoro nei contesti scolastici e formativi.